Oro, mirra e incenso sono i doni che i tre Re Magi portarono a Gesù secondo la tradizione cristiana.
Tre doni dalle proprietà chimiche e dal significato differente per dare un buon augurio a Gesù Bambino celebrato nel giorno dell’Epifania, il 6 gennaio. Ma quali proprietà hanno questi elementi? L’oro è un metallo prezioso, fin dall’antichità simbolo della prosperità e della ricchezza, dunque di ottimo augurio. Si tratta del primo metallo che l’uomo ha scoperto e utilizzato, essendo poco reattivo e facile da trovare non combinato con altri elementi. Il suo colore è dovuto al movimento degli elettroni nel metallo, che “muovendosi” tra differenti stati energetici dell’atomo assorbono la luce blu e violetta e riflettono quella arancione e rossa, che creano all’occhio umano il particolare colore.
Se l’oro è un metallo, l’incenso invece è una resina dal colore giallo conosciuta anche col nome di olimbanum e viene ricavata dagli alberi di Boswellia. Se bruciato l’incenso emana un particolare profumo, che secondo recenti studi sui topi avrebbe proprietà anti-stress e anti-depressive. Il terzo dono dei Magi a Gesù è la mirra, forse la sostanza meno conosciuta tra le tre. Anche la mirra è una resina ricavata dall’albero della Commiphora e ha un colore rosso-bruno.
Fin dall’antico Egitto questa resina veniva usata sia come incenso che come profumo e ha avuto un ruolo importante nella medicina tradizionale per le sue proprietà antisettiche. Secondo recenti studi sui topi la mirra avrebbe anche effetti antidolorifici, agendo direttamente sui recettori del dolore nel cervello, e i suoi estratti possono avere proprietà anti-infiammatorie e antibiotiche.
Nessun commento:
Posta un commento