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mercoledì 19 dicembre 2018

Leggenda della Rosa di Natale


La figlia piccola di un pastore era intenta ad accudire il gregge del padre in un pascolo vicino Betlemme, quando vide degli altri pastori che camminavano speditamente verso la città. Si avvicinò e chiese loro dove andavano. 

I pastori risposero che quella notte era nato il bambino Gesù e che stavano andando a rendergli omaggio portandogli dei doni. 

La bambina avrebbe tanto voluto andare con i pastori per vedere il Bambino Gesù, ma non aveva niente da portare come regalo. I pastori andarono via e lei rimase da sola e triste, così triste che cadde in ginocchio piangendo. 

Il sorso caldo del Natale

Novembre è passato velocemente...alberi di natale, lucine e decorazioni iniziano a spuntare qua e là e noi indaffarati andremo a cercare, creare, impacchettare regali per i nostri cari.

L'inverno appena arrivato ci fa inoltrare ancora di più in quella calda atmosfera natalizia.. il camino, l'odore della legna, il profumo dei mandarini, lo scoppiettio delle castagne sul fuoco, i plaid morbidi e le coperte pesanti... libri, candele e tante coccole che riscaldano queste fredde giornate.

lunedì 25 dicembre 2017

Di tutto un po' #549


È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.

ZELTEN, DOLCE DI NATALE DEL TRENTINO ALTO ADIGE.


Il dolce del Trentino caratterizzato da frutta secca, canditi, uvetta: buono e genuino.


Le case si riempiono i profumi inebrianti di cannella, di fichi secchi, il periodo dell'Avvento è il momento di dolci leccornie.

Il Natale: le tradizioni più belle da Nord a Sud


«“Questo natale si è presentato come comanda Iddio. Co’ tutti i sentimenti si è presentato” – Eduardo De Filippo, Natale in casa Cupiello. Scopriamo insieme, da Nord a Sud, le tradizioni più belle legate al Natale.»

Gli auguri di Pasolini.- Natale, Pier Paolo Pasolini



«Tanti auguri ai fabbricanti di regali pagani! Tantiauguri ai carismatici industriali che producono strenne tutte uguali!

"Leggenda di Natale" di Fabrizio de André


Parlavi alla luna giocavi coi fiori

avevi l'età che non porta dolori

e il vento era un mago, la rugiada una dea,

nel bosco incantato di ogni tua idea

nel bosco incantato di ogni tua idea

domenica 24 dicembre 2017

"Un abete speciale" di Gianni Rodari.


Quest’anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.

Perché si festeggia la Vigilia di Natale 🎄

La veglia notturna della vigilia rappresenta l’attesa della nascita di Dio che si fa uomo: durante la serata si danno gli ultimi ritocchi al presepe, ci si prepara e raccoglie per la messa di mezzanotte e, soprattutto in era moderna, ci si cambia un regalo per festeggiare.

L’usanza di festeggiare la sera della vigilia è propria soprattutto dei paesi del Nord Europa, quelli scandinavi e del Nord America. Fino a qualche anno fa anche in Italia le tradizioni erano scrupolosamente seguite e nel centro e nel sud Italia era d’obbligo il cenone del 24 mentre al Nardo il pranzo di Natale. Ora ogni famiglia ha le proprie consuetudini.

È Natale


È Natale 

Ogni volta che sai rialzarti 

E dimenticare ferite e cadute 
Ogni volta che sai sorridere 
Delle tue fragilità 
Con ritrovata voglia di sperare 
Ogni volta che avverti
La gioia di stare bene 
Con te stessa senza sentirti sola
Ogni volta che ogni dolore passato 
Diventa ricordo sbiadito 
Che non fa più male 
Ogni volta che riesci 
A dimenticare la rabbia 
E a sentire dentro di te 
Solo serenità 


Lod

sabato 23 dicembre 2017

NATALE DI UNA VOLTA!


Il Natale di una volta, sapeva di antico, la casa profumava di legna bruciata nel caminetto e di buccia d’arancia messa sul fuoco. La mamma preparava dei buoni dolcetti natalizi nella stufa, che riscaldava la casa piccina.

Il Magico Natale.


S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

Storia tradizioni del convivio di Natale.

Per quanto sia quasi impossibile risalire con certezza al giorno della nascita storica del Bimbo Divino, dal IV secolo d.C. una tradizione lo mette in calendario nel 25 Dicembre. Come per altre feste religiose, esiste una serie di tradizioni legate alla Natività che hanno forti legami con il passato pagano. Cominciamo con la scelta della sua data ricollegabile al solstizio d'inverno, periodo nel quale il sole è più lontano dalla terra e dunque alla vigilia di un "nuovo sole", evento che nelle culture precristiane veniva celebrato con grande enfasi.

Di tutto un po' #548


Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L'unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.

Charles Dickens.

Di tutto un po' #547


Anche quest'anno arriva puntualmente il Natale e tutti festeggiano.

Per alcuni giorni ancora le strade saranno piene di gente a comprare gli ultimi regali. Negozi talmente pieni da non riuscire quasi ad entrare. Tutti felici, gentili, altruisti. 

La leggenda dell'abete

Da parecchie settimane gli uccellini erano partiti. Era rimasto solamente un crociere, perché aveva un'ala spezzata e non poteva volare.

Quando guarì e uscì dal nido, si accorse che ormai faceva freddo. 

Allora cercò riparo tra i rami della betulla.

Ma la betulla lo scacciò.

Il piccolo crociere volò via e domandò riparo al salice. 

Anch'esso lo scacciò.

Scoraggiato, l'uccellino si rivolse a un abete:

Proteggimi tu! - supplicò.

lunedì 18 dicembre 2017

UN ABETE SPECIALE Gianni Rodari

Quest'anno mi voglio fare 
un albero di Natale 
di tipo speciale, 
ma bello veramente. 

Così nasce «La Favola di Natale»

Questa favola è nata in un campo di concentramento del Nord-Ovest germanico, nel dicembre del 1944, e le Muse che l'ispirarono si chiamavano Freddo, Fame e Nostalgia.

Questa favola io la scrissi rannicchiato nella cuccetta inferiore di un «castello» biposto, e sopra la mia testa c'era la fabbrica della melodia. lo mandavo su da Coppola versi di canzoni nudi e infreddoliti, e Coppola me li rimandava giù rivestiti di musica soffice e calda come lana d'Angora.

Di tutto un po' #546


Perchè anche se sono adulta a volte faccio
sogni da bambina,
perchè, come i bambini, mi incanto ancora
davanti alle luci degli alberi di Natale,
perchè, come quando ero piccola,
metto i pacchetti dei doni sotto il mio albero
e mi piace aprirli, con mio marito e i miei ragazzi,
la mattina di Natale,
perchè come sapete ho nel cuore il mio
"Pianeta degli alberi di Natale"
e ogni anno a Natale mi piace riaccenderne la magia...

sabato 16 dicembre 2017

Natale sacro e profano.

In tutte le culture, la festa trova la sua prima espressione nel cibo, nell'insolita abbondanza e nelle specialità particolari che si preparano per l'occasione. E' chiaro il perché: il cibo rituale segna la festa, l'abbondanza propizia la fertilità e allontana lo spettro della fame, paura atavica degli uomini. Su questa base antropologica non c'è festa senza banchetto, e poiché storicamente la religione è stata l'occasione per scandire il calendario con le sue maggiori e minori festività, il sacro si mescola inevitabilmente al profano.

Il Natale, per il mondo cristiano, è la festa per eccellenza e il pranzo di Natale è il pranzo per eccellenza. Guai a non farlo.