martedì 1 maggio 2018

Proverbi italiani sul mese di MAGGIO.


Bisogna notare che la tradizione popolare italiana si concentra molto sull’eventuale pioggia che cade in questo mese. L’acqua di maggio, infatti, stando ai proverbi, può fare diverse cose: fa diventare belle le donne, fa ricco il contadino, inganna il villano (perché “par che non piova e si bagna il gabbano) e ancora indica che ci sarà “vino a novembre”.

Sebbene sia un mese pieno di fiori, non sarebbe l’ideale per sposarsi (“Chi si sposa di maggio, malum signum”): questo perché romani e greci avevano per cattivo pronostico lo sposarsi in questo mese, che era dedicato ai Lémuri, cioè le anime dei defunti; per questo anche oggi in alcune regioni si fanno raramente matrimoni nel corso del mese.

Altri proverbi sono i seguenti:
  1. Chi dorme di maggio, digiuna a settembre.
  2. Di maggio si risolvono anche le civette.
  3. Febbre di maggio, salute per tutto l’anno.
  4. Maggio fresco e ventoso, rende l’anno copioso.
  5. Non ci sono vecchi senza dolori, giovani senza amori e maggio senza fiori.
  6. Se di maggio rasserena, ogni spiga sarà piena; ma se invece tira vento, nell’estate avrai tormento.
Anche per quel che riguarda il calendario dei santi, c’è un po’ l’ossessione per la pioggia. In pratica, se piove in uno dei questi giorni del mese, si avranno varie conseguenze:

3: Se piove per san Giacomo e Filippo, il povero non ha bisogno del ricco;
10: Se piove durante la novena di sant’Antonino, non ci sarà né olio, né miele, né vino;
26: Se piove per san Filippo Neri, il poveretto non ha bisogno del ricco;
31: Se piove a santa Petronilla, pioverà per quaranta giorni.

Però è anche il mese in cui si può riprendere a mangiare all’aperto o, se preferite, fare qualche picnic. Sono sempre i santi a dettare il calendario:

Santa Croce di settembre [14 settembre, Esaltazione della Croce] leva le merende; santa Croce di maggio [il 3 si celebra l’invenzione della Croce, vale a dire il suo ritrovamento], riporta il merendaggio; San Michele di settembre [29, san Michele arcangelo], leva le merende; san Michele di maggio [8 del mese, si ricorda l l’arcangelo sarebbe apparso a san Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, e gli avrebbe indicato la grotta sul Gargano dentro cui oggi sorge il celebre santuario], riporta il merendaggio.

E ancora: è bene non togliere i vestiti pesanti fino al 26 del mese perché “Fino ai santi fiorentini, non pigliare i panni fini” (i santi fiorenti sono: Zanobi e Maria Maddalena de’ Pazzi che si celebrano il 25 del mese e Filippo Neri il 26).

Fa freddo anche nei giorni 12, 13 e 14 del mese perché “San Pancrazio, san Servazio, san Bonifazio, inverno dei cavalieri”.

Ancora due proverbi sui santi di questo mese:

20: A san Bernardino, la fioritura del lino;
25: Per sant’Urbano il frumento è fatto grano.

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