sabato 27 maggio 2017

Cognac


Cognac è una cittadina della bassa Francia, nel dipartimento della Charente, poco più a nord di Bordeaux. Fu Giulio Cesare a impiantarvi i primi vigneti, il cui vino, insieme al sale delle saline, divenne la principale risorsa della zona. Più tardi, quando le popolazioni del nord Europa venivano a prendere il sale per la lavorazione del merluzzo e delle aringhe, cominciarono ad apprezzare anche il vino e a stivarlo nelle loro barche per riportarlo ai loro paesi. Si era nel sec. XVII quando, un po’ per guadagnare spazio, un po’ per alleviare le imposte, si pensò di distillare il vino per reidratarlo all’arrivo. Ma ben presto ci si accorse che non conveniva reintegrare con acqua questo prodotto che, conservato in botti di rovere, acquistava un bel colore oro e un gusto eccezionale. Nasceva così il cognac, apprezzato e imitato da allora in tutto il mondo. Vorrei spezzare una lancia, di fronte a un ostracismo qualche volta esagerato, in favore di questo prodotto che prende il nome dalla città di origine, che sostanzialmente è un’acquavite (aqua-vitae, cioè acqua della vita, come la “battezzarono” gli alchimisti dell’alto Medioevo, Scuola Salernitana compresa). Si dice che quando il vino fa male, non è colpa del vino, ma di chi lo beve. Un “goccetto” di cognac, insomma, preso con le dovute cautele, non fa che bene.

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