domenica 22 maggio 2016

22 maggio: SANTA RITA DA CASCIA



Santa Rita visse tra il XIV ed il XV sec. Fu data in sposa a un uomo violento, coinvolto in faide tra famiglie, che sopportò pazientemente, senza mai abbattersi e pregando. Rita riuscì a rendere più docile il marito che venne però ucciso per vendetta. Nei due figli si accese la rabbia e il desiderio di vendicare il padre. Fu così che Rita, nel timore di perdere i figli, pregò il Signore di prenderli con sé. Dopo poco, i due si ammalarono e morirono. Rimasta sola, assecondò la sua vocazione religiosa ed entrò nell’Ordine di Sant’Agostino, avendo perdonato i responsabili di tanta violenza. Nel Monastero condusse una vita umile, modesta, caritatevole. Un giorno, mentre era davanti al Crocifisso, le si conficcò una spina della corona di Cristo nella fronte, segno della condivisione dei dolori della Passione.

LA SPINA
Le stigmate sono il segno di un amore vero di chi dona la vita liberamente fino in fondo per gli amici e per i nemici. “Così fu in Cristo, modello supremo, così fu in Rita. In verità, Ella ha sofferto e ha amato: ha amato Dio e ha amato gli uomini; ha sofferto per amore di Dio e ha sofferto a causa degli uomini” (Giovanni Paolo II). Quindici anni patì la spina: dopo aver sofferto per la morte dei parenti, tra le mura del Monastero, Rita innalza il suo dolore alle sofferenze di Cristo per l’umanità: chiede e ottiene dall’Amato, come pegno d’amore, di diventare ancor più partecipe alla Sua sofferenza. È il 1432. Un giorno, mentre è assorta in preghiera, chiede al Signore di renderla partecipe alle sue sofferenze. Non sappiamo cosa sia accaduto in quel momento: una luce, un lampo, ma è certo che una spina si stacca dal Crocifisso e le si conficca nella fronte e nell’anima.


                                               

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