venerdì 25 marzo 2016

Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo di Leonardo Da Vinci (Milano, in LOMBARDIA).


La Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo di Leonardo Da Vinci 
(Milano, inLOMBARDIA).
Lo sapevate?
La chiesa è stata inserita nel 1980 nella World Heritage List dell'UNESCO perché è una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale, avvalorata dalla presenza dell'eccezionale opera del Da Vinci.


La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata nel cuore di Milano, è un’ imponente opera architettonica, emblema della religiosità cattolica, ed è legata in modo indissolubile all’affresco di Leonardo da Vinci, il Cenacolo, conservato al suo interno, nel refettorio.

La chiesa è stata inserita nel 1980 nella World Heritage List dell'Unesco perché una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale, avvalorata dalla presenza dell'eccezionale opera del Da Vinci, eccelso rappresentante del genio creativo umano.


Crocevia di cruciali avvenimenti politici, sociali ed economici, Milano ha svolto un ruolo determinante nelle vicende della penisola. Qui nel 1460, il conte Gaspare Vimercati, comandante delle milizie di Francesco Sforza, donò ai Domenicani una cappella con affrescata l’immagine della Madonna, detta “delle grazie”, affinché edificassero una chiesa - Santa Maria delle Grazie, appunto - e un convento. 

I lavori iniziarono nel 1463, progettati e guidati da Guiniforte Solari: il convento fu completato nel 1469, mentre per la chiesa fu necessario aspettare il 1482. 

In seguito, per volontà di Ludovico il Moro, che la volle come mausoleo per la propria famiglia, la chiesa fu modificata. 

Le modifiche, attribuite al Bramante, riguardano un geniale ampliamento della struttura, con l'aggiunta di grandi absidi semicircolari, una maestosa cupola circondata da colonnati, un bellissimo chiostro, e il refettorio.

La perfetta architettura della chiesa e il Cenacolo di Leonardo nel refettorio sono perciò i simboli della Milano rinascimentale che annuncia una nuova era nella storia dell'arte europea.

La chiesa presenta sui due fianchi sette cappelle quadrate per ciascun lato, realizzate dal Solari ad eccezione dell’ultima a sinistra, dedicata alla Vergine delle Grazie.
 
Dopo la costruzione dell’edificio, i più importanti casati milanesi richiesero il patrocinio delle cappelle per poterle utilizzare come sepoltura per i membri delle famiglie, e ne affidarono la decorazione a importanti artisti dell'epoca: come la Cappella di Santa Caterina che custodisce sculture di Antonello da Messina, o le Cappelle della Vergine Adorante e di Santa Corona con affreschi di Gaudenzio Ferrari.

Il convento, articolato attorno a tre chioschi, è costituito, a nord, dal fianco nord della chiesa, mentre sugli altri tre lati corre un portico di colonne con capitelli gotici a foglie lisce. 

Sul portico si affacciano l’antica Cappella delle Grazie, le sale del Capitolo e del Locutorio e la biblioteca, opera del Solari.

Il lato sud è invece interamente occupato dal refettorio, contenente sia la Crocefissione, una delle opere di maggiore levatura del pittore milanese Donato Montorfano, sia il celeberrimo Cenacolo Vinciano.

Anche noto come l'Ultima Cena, il Cenacolo è considerato tra le più conosciute e importanti opere dell’artista ed è l’unico dipinto a muro di Leonardo Da Vinci visibile oggi. 

Il dipinto si basa sul Vangelo di Giovanni, nel quale Gesù annuncia che verrà tradito da uno dei suoi apostoli.

All'interno di una stanza, Leonardo ambientò in primo piano la lunga tavola della cena, con al centro la figura isolata di Cristo, dalla forma quasi piramidale per le braccia distese. 

Attorno a Cristo gli apostoli sono disposti in quattro gruppi di tre, diversi, ma equilibrati simmetricamente. L'utilizzo prospettico e la disposizione dei personaggi attraggono l'occhio al punto che sembra di assistere all'ultima cena di Gesù dal vivo e di vivere intensamente questo decisivo momento.

La tecnica adottata da Leonardo da Vinci nella stesura dell’affresco commissionatogli da Ludovico il Moro è “a tempera”, per dare libero sfogo alla sua creatività, una tecnica che tuttavia non ha retto alle mutevoli condizioni climatiche, creando notevoli problemi all'affresco.

Nel 1943, i bombardieri anglo-americani colpirono la chiesa e il convento si Santa Maria delle Grazie: il refettorio fu raso al suolo, si salvarono pochi muri, tra cui quello del Cenacolo, rinforzato appositamente con sacchi di sabbia e che ancora oggi è simbolo della devozione dei cattolici milanesi.

Nessun commento:

Posta un commento