venerdì 25 marzo 2016

PROPOSTE PER UN'AGENDA DIVERSA DEL CIBO



Nella situazione attuale in cui i conflitti lungo le filiere del cibo sono amplificati dalla asimmetria di potere tra soggetti forti e soggetti deboli nell’accesso all’informazione e nel controllo della distribuzione, i Gas portano soluzioni innovative nel riconoscere il fattore lavoro e nello stabilire rapporti paritari tra i diversi soggetti lungo la filiera alimentare.

di Andrea Saroldi

La partecipazione alla definizione di una agenda del cibo per la Città Metropolitana di Torino è un’occasione per ragionare sul contributo che possiamo portare come rete di economia solidale per promuovere il benvivere di tutti. Nella situazione attuale in cui i conflitti lungo le filiere del cibo sono amplificati dalla asimmetria di potere tra soggetti forti e soggetti deboli nell’accesso all’informazione e nel controllo della distribuzione, i Gas portano soluzioni innovative nel riconoscere il fattore lavoro e nello stabilire rapporti paritari tra i diversi soggetti lungo la filiera alimentare.

Gli aspetti positivi delle soluzioni proposte dai Gas forniscono alle amministrazioni pubbliche un contributo per indirizzare le politiche alimentari al fine di garantire il diritto al cibo. Recentemente la rete dei Gas torinesi è stata invitata al percorso “Nutrire Torino Metropolitana” che nutre l’ambizione di costruire in modo partecipato una agenda del cibo della Città Metropolitana. Al primo incontro del 6 marzo, abbiamo portato la nostra testimonianza ed il nostro poster, insieme a molte altre realtà attive sul territorio sul tema del cibo sostenibile.

Questo percorso, coordinato dalla Città Metropolitana (ex Provincia) di Torino insieme all’Università, intende ascoltare realtà anche molto diverse – dai Gas alla grande distribuzione – senza nascondere i conflitti annidati lungo le filiere del cibo. Nella discussione finale del primo incontro le differenze hanno già iniziato a manifestarsi, in seguito ad una questione che si ripresenta regolarmente come il convitato di pietra: quali sono i prezzi pagati ai produttori e quelli pagati dai consumatori.


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