venerdì 26 febbraio 2016

GEREMIA E L’INCUDINE


Geremia era innamorato di una donna molto alta. Ogni sera l’accompagnava a casa dopo il lavoro e sperava sempre di darle un bacio, ma era troppo timido per chiederglielo. Una sera si fece coraggio: «Posso baciarti?» domandò. Lei acconsentì. Ma Geremia era eccezionalmente basso di statura e così si guardarono intorno per trovare qualche cosa su cui egli potesse salire. In una fucina abbandonata recuperarono un’incudine che permise a Geremia di arrivare all’altezza giusta. Dopo aver percorso quasi 1 chilometro, Geremia chiese: «Cara, posso darti un bacio?». «No», rispose lei, «te ne ho già dato uno. Per questa sera può bastare». Replicò Geremia: «E allora perché non mi hai detto di smettere di portarmi dietro questa dannata incudine?».

A. De Mello, La preghiera della rana, Milano, 1991

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