venerdì 26 febbraio 2016

UNA BUONA PANATURA


Come è gustoso e goloso quel piatto la cui panatura è veramente croccante, tutta da assaporare. La panatura è una tecnica semplice in cucina, ma con qualche piccola astuzia si può ottenere un risultato più soddisfacente, da far leccare i baffi. Se consideriamo la classica cotoletta, per impanare la fetta di carne è consigliabile usare il pane secco, proprio quello avanzato sulla nostra tavola. Deve essere di almeno tre giorni, passato nel mixer con tutta la crosta, che è la parte più saporita. La carne, poi, prima di essere impanata deve essere incisa lungo i bordi per evitare che durante la cottura si arricci e sfaldi la panatura. Inoltre, l’impanatura va preparata pochi minuti prima della cottura, in questo modo risulterà più gustosa. Esistono due varianti di cotoletta:
- la milanese che prevede che l’alimento venga immerso, nella ciotola dell’uovo sbattuto, per una decina di minuti e poi, passato nel pan grattato;
- la viennese che richiede di passare l’alimento nella farina, nell’uovo e, terzo passaggio, nel pan grattato per evitare che l’umidità della carne possa rovinare la riuscita della panatura. Questa modalità è opportuna anche per le crocchette, ma non serve per le polpette che possono essere immerse direttamente nell’uovo sbattuto.
Una prelibatezza per i bambini può essere la panatura alle patatine: si sbriciola un pacchetto di patatine, vi si posa sopra la carne o il pesce facendo un po’ di pressione in modo che le briciole si attacchino bene e si cuoce in forno. I bambini adoreranno questa ricetta e forse mangeranno un po’ più di pesce…

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