mercoledì 24 febbraio 2016

SCAPINO


Quella di Scapino è una figura già presente nel teatro classico. Impersona il valletto furbo e intrigante disposto a ricorrere a ogni mezzo pur di realizzare i suoi propositi. È cinico e calcolatore e sfrutta senza ritegno i deboli e gli ingenui. Di carattere è pavido e teme la violenza tanto che il suo nome, originariamente “Scappino”, deriva dal verbo “scappare”. Ciò indica l’abitudine del personaggio a scegliere sempre la fuga come soluzione semplice e sbrigativa in caso di pericolo. Di solito si fa trovare all’arrivo delle diligenze per offrire servizi gratuiti ai forestieri con l’intento, invece, di spillargli quanti più quattrini possibile. Nonostante goda di pessima reputazione per via dei sui fantasiosi imbrogli, trova sempre un padrone disposto ad accordargli fiducia. Sebbene appartenga alla schiera di maschere dei servitori, è spesso raffigurato nell’atto di suonare. Nel ’600 viene presentato in Francia e affascina subito, con la sua vivacità, i parigini.

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