Talvolta la vita in comune crea problemi e fastidi. Eppure, se gli altri non ci fossero, non potremmo comunicare con nessuno e nessuno potrebbe aiutarci in caso di bisogno...
Un boscaiolo si recava nel bosco, portando sulle spalle la sua ascia ben affilata. Era sul finire dell’estate, ma gli alberi conservavano ancora folte chiome verdi, che non lasciavano penetrare la luce del giorno nelle radure umide.
In mezzo alle vecchie querce, cresceva un giovane albero dal tronco esile. Quando l’uomo passò di lì, l’albero disse:
- Ti prego, boscaiolo, non negarmi il tuo aiuto!
- Dimmi che cosa posso fare per te! – rispose l’uomo.
- Vedi? – riprese l’albero. - Le querce che mi stanno intorno, mi impediscono di guardare il cielo, di godere la luce del sole… In mezzo a loro mi sembra di soffocare; non posso mai sentire intorno a me il dolce respiro del vento notturno!… Sii buono! Abbatti gli alberi che mi tolgono la luce e l’aria!
Il boscaiolo si commosse. Lavorò duramente finché le vecchie querce furono abbattute.
Il giovane albero fu tutto avvolto dalla luce del sole che splendeva ancora alto nel cielo e finalmente si sentì libero.
Passarono gli ultimi giorni sereni dell’estate e, una notte, il bosco fu sconvolto dalla prima bufera autunnale. L’uragano si abbatté sul fragile albero; vento pioggia lo flagellarono duramente, per molte ore, senza pietà.
Finalmente, il mattino si levò sul bosco devastato e i pallidi raggi del sole autunnale videro l’albero giacere al suolo.
Privo di difese, non aveva resistito alla violenza del vento e della pioggia ed era morto.
Talvolta la vita in comune crea problemi e fastidi. Eppure, se gli altri non ci fossero, non potremmo comunicare con nessuno e nessuno potrebbe aiutarci in caso di bisogno...
Nessun commento:
Posta un commento