lunedì 19 giugno 2017

Fate bei sogni!


Giuseppe Carta nasce a Banari (Sassari) nel 1950. Si trasferisce durante la sua infanzia in Toscana e poi a Genova. La sua vocazione pittorica si manifesta sin dall'infanzia ma anche una grande passione per la musica. Si iscrive, infatti, prima al Conservatorio "Nicolò Paganini" di Genova e poi al Conservatorio "Antonio Vivaldi" di Alessandria, specializzazione: pianoforte.

Poi al principio degli anni Ottanta, "la grande rivelazione: la musica evapora .... La pittura resta...". All'inizio Carta parte dall'astratto, conoscendo l'opera di Kandinsky e le sinfonie a cui egli si ispirava, per poi passare ad un tipo di ricerca sempre più indirizzata alla rappresentazione del vero. Nel frattempo inizia ad esporre su invito di galleristi e centri culturali ed espositivi di grande prestigio a: Parigi, Ginevra, Gand, Londra, Milano, Genova, Bologna, Pisa, Firenze.

Nel 2001 a Banari, suo paese natale , istituisce- e da allora dirige- la Fondazione Logudoro Meilogu promotrice di importanti percorsi espositivi di carattere internazionale

Giuseppe Carta è quindi un artista a "tutto tondo" la cui poliedricità permette di spaziare nel realismo assoluto delle sue nature morte e delle sue sculture.

Il realismo di G.Carta colpisce lo spettatore incredulo di fronte a tale perfezione.

Guardando gli oggetti dipinti e le incredibili trasparenze dei bicchieri di vetro o delle piccole biglie, un cesto di limoni o delle cipolle, ci si chiede se sia il dipinto che sta davanti a noi oppure l'oggetto reale.

Come dice Gabriella Belli, direttrice del MART di Rovereto, la tecnica pittorica dell'artista è sublime e le sculture hanno in impatto visivo che ti colpisce in profondità.

Il critico d'arte Marco Goldin scrive in un catalogo curato dalla Electa sulla pittura di G. Carta ..... perché il miracolo di questa pittura è di sollecitare pensieri di natura quando la natura mai compare. E neppure nel riccordo, nell'immagine dell'infanzia. Tutto è dentro in questa luce sospesa, immota, che fissa sulle cose il senso del destino, descrivendolo una volta per sempre....

Music: A.Barrios Mangoré- La Catedral

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