lunedì 19 giugno 2017

LA FERRATURA


L'adomesticazione del cavallo risale probabilmente attorno al 4000 a.C., ma per molti secoli questo animale è stato utilizzato senza protezione ai piedi. Lo stesso cosiddetto ipposandalo romano, una specie di “scarpa” di lamiera applicata agli zoccoli e fermata con apposite legature era piuttosto una protezione, o un dispositivo correttivo, che permetteva all’animale solo di andare “al passo” e per tragitti brevi. I primi cenni di un’autentica ferratura si hanno intorno agli anni 50 a.C.-50 d.C., quando i Romani vennero a contatto con le popolazioni celtiche e britanniche, dove per esigenze dei terreni troppo umidi e cedevoli, si era resa necessaria una protezione adeguata degli zoccoli. Così i Romani adottarono il sistema di ferrare i cavalli. Ma prima che questo metodo si diffondesse passò del tempo. Solo nel Medioevo, al tempo del feudalesimo, si comincia a parlare di “maniscalco”, e questa figura inizia a prendere importanza crescente nelle corti dei signorotti del tempo. Tuttavia l’espandersi sistematico della ferratura si verifica al tempo delle crociate (secoli XI - XIII), durante il quale si diffonde in tutta Europa.

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