lunedì 19 giugno 2017

La Fatina timida

La bella storia di Stellina, la Fata del regno delle stelle...



Le Fatine, figlie della Regina delle Fate, andavano a scuola nel castello del mago Merlino per diventare delle buone fate. Dopo qualche tempo, il Mago annunciò alla Regina che le figliuole erano passate all’esame. Non tutte, disse, erano ugualmente brave: la piccola Stellina, era così timida, che era meglio assegnarle un incarico facile.
 







Le fatine così uscirono dalla scuola di Merlino per andare a eseguire i compiti che Mamma avrebbe loro assegnato. Chi ebbe il regno del mare, chi quello delle piante; chi dei monti e chi delle fonti: tutti ebbero un incarico. Quando ebbe assegnato l’ultimo regno, mamma Regina si accorse che Fata Stellina era rimasta indietro:









Cosa mai le darò da fare? – pensò. Ecco un’idea: – Avrai il regno delle stelle. Starai attenta che, alla sera, tutte si accendano e, quando Mago Vento coprirà il cielo con le nubi, almeno una rimanga accesa per dare un po’ di luce.






 
Stellina aveva capito; ma non riuscì a dir parola, perché era troppo timida e modesta. La Regina se ne andò insieme alle altre Fatine. Stellina invece rimase a guardare il suo regno luminoso. Poi, uscita dal palazzo della Mamma, spiccò il volo e si diresse verso il suo regno. Quando giunse si accorse che il lavoro non era difficile: quasi tutte le stelle erano erano buone ed ubbidienti: solo alcune erano pigre e rifiutando di accendersi, preferivano sonnecchiare tranquille. Stellina le rimproverò a lungo; poi speranzosa, se ne andò in giro per il cielo.


Per un po’ di tempo tutto andò bene, ma una notte che Mago Vento con le sue nubi coprì tutto il cielo, le stelle pigre rimasero spente. Così nel buio un bimbo che si trovava per i campi cominciò a fuggire tutto spaventato. Corri, corri, ma il cielo diveniva sempre più buio. Fata Smeraldina, la fata dei campi, vide nel buio quel povero bimbo e ne ebbe pietà. Chiamò Stellina e la rimproverò per quell’oscurità.

La Fatina si precipitò dalle stelle pigrone e le convinse a far luce al bimbo, che così trovò la sua casetta.


Stellina decise di punire le sue suddite pigrone, impedendo loro di brillare nelle notti d’Agosto. Le stelle pigre ne ebbero un dolore tale che, da allora, in quelle notti piangono lacrime di luce. E i bimbi chiamano quelle lacrime… stelle filanti.




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