domenica 4 giugno 2017

Il Maniscalco


Il Maniscalco è l’artigiano che si occupa della ferratura degli animali domestici (mascalcia). Il vocabolo deriva dal tardo latino mariscalcus che significa “addetto ai cavalli”. È un lavoro resosi necessario con l’addomesticamento di animali selvatici. Allo stato brado, infatti, animali come i bovini e gli equini, camminando perlopiù su terreni erbosi o comunque non duri, hanno un consumo degli zoccoli compensato praticamente dalla normale ricrescita; in quelli addomesticati, invece, dovendo camminare soprattutto su strade e terreni duri, spesso anche sotto sforzo, il consumo dello zoccolo è più rapido della ricrescita, per cui si rende necessaria la ferratura, cioè la copertura dello zoccolo con piastre di ferro, per evitare che l’eccessivo consumo dello zoccolo venga a scoprire la carne viva del piede, impedendo all’animale di camminare. Questo è il lavoro specifico del maniscalco che deve appianare lo zoccolo (pareggiamento) e fare delle lastre di ferro su misura da applicare sotto gli zoccoli degli animali. Di frequente era il fabbro stesso a svolgere il lavoro del maniscalco, che forgiava i ferri, li modellava e li applicava. Per ferrare i bovini, ci si serviva di una struttura fatta con travi di legno, chiamata “travaglio”, mentre per gli equini bastava un semplice cavalletto di legno per sostenere il piede da sistemare. Molto utili al maniscalco erano il proprietario dell’animale che ne conosceva difetti ed anomalie dell’andatura, e il veterinario, con cui poteva concordare gli accorgimenti da adottare. Se necessario il maniscalco preparava anche sonagli, morsi, campanacci e simili.

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