venerdì 20 ottobre 2017

Pieve di Santa Maria Assunta (Neviano degli Arduini)

La pieve di Santa Maria Assunta, nota anche come pieve di Sasso, è un luogo di culto cattolico dalle forme romaniche situato sulla sommità di un colle nei pressi della piccola frazione di Sasso, appartenente al comune di Neviano degli Arduini, in provincia di Parma; appartiene al gruppo delle pievi parmensi.

Storia

L'originario luogo di culto fu edificato probabilmente più a valle dell'attuale collocazione entro il X secolo, ma il primo documento che attesti l'esistenza della chiesa di "Sanctae Marie de Saxo" risale soltanto al 1004.


Nel 1082 l'edificio fu completamente ricostruito sulla sommità dell'altura, secondo la tradizione per volontà della contessa Matilde di Canossa.


L'importanza della pieve in epoca medievale è comprovata da documenti risalenti al 1230, che testimoniano la coeva dipendenza da parte della pieve di ben 13 cappelle del circondario: Mozzano, Selvazzano, Ceretolo, Cedogno, Urzano, Lodrignano, Vezzano, Pietta, Moragnano, Madurera, Antignola, Campora e Inzolo.

Fino al XIV secolo la chiesa costituì un frequentato luogo di sosta per i pellegrini diretti verso l'abbazia di Linari sul passo del Lagastrello, che rappresentava un'importante via di collegamento con la Toscana.

Nel 1947 fu innalzato accanto alla pieve il campanile neoromanico.

Nel 1950 la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro, che comportarono anche l'abbassamento dei pavimenti al livello originario e la costruzione del pulpito e dell'altare maggiore.

Architettura

La pieve si sviluppa in posizione collinare su un impianto basilicale a tre navate terminanti in altrettante absidi, con ingresso a ovest e presbiterio a est.

La semplice facciata a salienti, interamente rivestita come il resto dell'edificio in conci di pietra irregolari, è scandita in tre parti da paraste in lieve aggetto; al centro è collocato il portale d'ingresso ad arco a tutto sesto, sovrastato da una bifora con colonnina centrale realizzata nel corso della ristrutturazione novecentesca; più in alto è posizionata una piccola apertura a forma di croce greca, mentre a coronamento corre un motivo ad archetti pensili, che prosegue anche lungo i prospetti laterali e le tre absidi.

I fianchi sono caratterizzati dalle strette monofore poste lungo la navata centrale e le due più basse navate laterali; la fronte settentrionale presenta anche un piccolo ingresso secondario ad arco a tutto sesto, mentre dal prospetto opposto aggetta il corpo della sagrestia, aggiunto in epoca successiva.

Sul retro si innalzano le tre absidi semicircolari, di cui quella centrale più alta e caratterizzata dalla presenza di due monofore ad arco a tutto sesto; l'abside della navata sinistra, priva di decorazioni, risale probabilmente a un'epoca precedente rispetto alle altre due, forse persino alla pieve originaria.

A nord si eleva, staccato dalla chiesa, il semplice campanile eretto nel 1947, caratterizzato dalle aperture ad arco a tutto sesto della cella campanaria; il tetto di coronamento a quattro falde è rivestito, al pari di quello del luogo di culto, in lastre d'ardesia.

All'interno le navate interamente rivestite in pietra, coperte da un soffitto a capriate lignee, sono suddivise da una serie di arcate a tutto sesto rette da cinque massicci pilastri per parte, coronati da capitelli schiacciati a cubo scantonato.

La prima campata della navata di sinistra ospita il fonte battesimale, ricomposto intorno alla metà del XX secolo con lastre risalenti alla prima metà del XII secolo, probabilmente provenienti da un antico ambone; i quattro pannelli in pietra sono decorati con altorilievi raffiguranti un Uomo alato, allegoria di san Matteo, un Leone alato, simbolo di san Marco, un Chierico benedicente e un Grifone con una colomba.

Il presbiterio, leggermente sopraelevato, accoglie l'altare maggiore in pietra, realizzato nel 1950.

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