Il sumaq è una spezia ricavata dai frutti essiccati e macinati della pianta del sommacco e poco conosciuta in occidente. È una spezia dal colore rosso scuro, con un intenso aroma di limone e di olive, dal sapore acidulo, che viene usata principalmente nei Paesi mediorientali. Si tratta di una spezia usata da millenni sia nell’alimentazione, sia in farmacologia. I frutti del sommacco sono tossici se ingeriti freschi, ma le popolazioni mediorientali sanno che vanno raccolti poco prima della maturazione e lasciati essiccare, così da perdere la tossicità ed essere trasformati nella pregiata polvere rossa, che viene cosparsa sui cibi. In cucina, fin dall’epoca romana, venivano impiegati i frutti maturi, essiccati e grattugiati sui cibi oppure infusi nell’acqua che conferivano alle pietanze un gradevole gusto acidulo, più delicato del limone. Ma la diffusione del sumaq, in gastronomia, si deve alla cucina araba medievale, che ne faceva largo impiego.
Oggi, la tradizione iraniana, prevede che ogni famiglia, in occasione del “Naw-Rouz”, il nuovo anno iraniano, metta in tavola i sette elementi simbolici, le sette “S”, (sette ingredienti il cui nome comincia con la lettera S), necessari per trascorrere un buon anno. Il sumaq, che è il simbolo di buona vita, è uno di questi. Questa spezia ha un elevato potere antiossidante, è efficace nel contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi, aiutando a prevenire alcune patologie come tumori e malattie cardiovascolari. Inoltre, è ricca di vitamine del gruppo B, acidi organici e Sali minerali come magnesio, calcio, ferro, rame e zinco. La medicina orientale utilizza da secoli il sumaq come potente antinfiammatorio, antibiotico, antimalarico, contro i disturbi gastrointestinali e la febbre. Il sumaq è molto utilizzato in cucina. Questa spezia è ideale con lenticchie, carni grigliate, spiedini, kebab, pesce, cipolle e salse di yogurt. Le sue proprietà restano inalterate se viene aggiunto a fine cottura. Può essere usato anche per sostituire il sale. Se si immergono i semi triturati in acqua, per venti minuti, si scolano e si strizzano, si ottiene il succo. In Medioriente, la bevanda acida è usata per alleviare i disturbi di stomaco.
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