mercoledì 1 giugno 2016

LA ROSA


La rosa è diffusa in tutto il mondo, soprattutto nelle zone temperate. Essa è originaria dell’Europa e dell’Asia. La rosa è un arbusto composto da un fusto eretto dal quale si sviluppano una serie di rami, su cui troviamo numerose spine. Ha foglie con margini dentati e di colore verde scuro, o rossiccio-bruno. Il periodo di fioritura inizia, in genere, nel mese di maggio o in primavera inoltrata. Il fiore è solitario o riunito in infiorescenze, dette a corimbo, che sbocciano tutte alla stessa altezza, creando una specie di bouquet. Per quanto riguarda il colore e il numero di petali presenti, questi variano molto secondo la specie. Le specie selvatiche hanno, ad esempio, colori uniformi dei petali, prevalentemente di tonalità di rosa, rosso e bianco e un numero inferiore rispetto alle specie coltivate, le quali oltre ad avere un numero di petali maggiore, possono essere di svariati colori, sfumature e variegature. Sappiamo da testimonianze che essa veniva coltivata in Cina, in Egitto, in Grecia e in tutta l’area del bacino mediterraneo, dove oltre all’interesse per scopo ornamentale, era usata per estrarne l’olio essenziale. Sia nella mitologia greca che in quella romana, la rosa fu associata al mito di Adone e Afrodite: Adone venne ferito a morte in seguito all’attacco di un cinghiale. Afrodite, innamorata di lui, corse in suo soccorso, ma si ferì vicino ad alcuni rovi. Dal sangue uscito dalle sue ferite, nacquero delle rose rosse. La dea non poté far nulla per salvare Adone, così Zeus, impietosito dal suo dolore, permise al giovane di trascorrere 4 mesi l’anno nel regno dei morti, 4 mesi nel regno dei vivi e 4 mesi in un luogo a sua scelta. Si comprende il motivo per cui la tradizione popolare abbia attribuito alle rose rosse, sin dall’antichità, il significato di amore profondo, capace di sconfiggere persino la morte. Qualche secolo più avanti e per tutta l’età medievale, alla rosa di colore bianco fu assegnato il significato di purezza e fu legata all’immagine della Vergine Maria. Questa relazione contribuì enormemente alla diffusione del fiore, che veniva coltivato in tutti i monasteri, in prossimità delle chiese e nei luoghi di culto cristiano. Nei nostri giardini, la rosa è la regina dei fiori, sia quando vogliamo usarla recisa come ornamento, sia per estrarne l’essenza e l’aroma, impiegati in profumeria, in cosmetica, in erboristeria e in campo culinario.

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