Il Natale s'avvicinava e Babbo Natale era sempre più stanco: durante l'anno tanti turisti avevano visitato la sua casa al Polo Nord e più le feste erano alle porte e più la gente arrivava numerosa.
Tutti erano molto preoccupati, soprattutto gli Elfi, perchè c'era da leggere ancora molta posta ed erano in ritardo con la costruzione dei giocattoli... insomma c'era un gran caos; allora a Babbo Natale venne un' idea luminosa!
Poichè erano in grande ritardo e non si potevano permettere di deludere i bimbi, decise che tutti sarebbero andati a preparare il Natale nella foresta del suo grande amico "Gufo Saggio": lì avrebbero trovato tutto l'aiuto di cui avevano bisogno, tutti sarebbero stati pronti a dare una mano e sarebbero partiti la notte stessa!
Si prepararono in fretta e furia e partirono alla volta della foresta, dove abitava "Gufo Saggio". Il castoro, avvertito dell'arrivo imminente di Babbo Natale, costruì per lui in un battibaleno una casa bellissima, che solo un artigiano raffinato, nella lavorazione del legno, poteva costruire in così breve tempo.
Nel frattempo anche tutti gli altri animali del bosco cominciarono a darsi da fare e con la legna abbandonata nella foresta dai boscaioli, iniziarono a costruire giocattoli per tutte le età.
Era tutto un brulicare d'attività frenetiche e quando Babbo Natale arrivò rimase sorpreso per tutto l'impegno che i suoi amici del bosco stavano mettendo per aiutarlo ed incitò i suoi Elfi a fare altrettanto!
Dopo poco chi tagliava, chi dipingeva, chi impacchettava e nella foresta si respirava tutta la gioia del Natale: i pini, vicini alla vecchia quercia, erano tutti addobbati ed illuminati dalle lucciole, mentre alcuni animaletti preparavano cestini con vischio e frutta secca. Persino gli animali che di solito erano già in letargo, non s'erano sottratti alla necessità di dare una mano.
Tutti lavoravano di buona lena ed in grande armonia, cantando le canzoni natalizie e quando, finita la giornata d'intenso lavoro, si radunavano per gustare i cibi cucinati per loro dagli Elfi, pendevano dalle labbra di Babbo Natale che raccontava dei suoi viaggi nella notte più bella e più lunga dell'anno.
I giorni passarono fin troppo in fretta, però prima di Natale fu tutto pronto: le renne non vedevano l'ora di prendere il volo, l'abito di Babbo Natale era lavato e stirato di fresco e i suoi stivaloni ben lucidi. Solo gli animali del bosco erano un po' tristi perchè era stato così bello stare tutti insieme ed ora sarebbero ripiombati nel solito tran-tran di sempre.
Ma la sera della vigilia, Babbo Natale li riunì tutti e, dopo averli caldamente ringraziati per l'aiuto prezioso che gli avevano offerto e senza il quale non ce l'avrebbe proprio fatta, chiese loro se fossero disposti ad aiutarlo anche il prossimo anno. Un'ovazione partì dall'intera foresta; erano tutti d'accordissimo a fare il bis!
La slitta stracarica di doni si sollevò da terra e le renne presero il volo, lasciando dietro di loro una scia dorata.
Gli animali si trascinarono verso le loro tane e ci fu chi finalmente andò in letargo. La mattina dopo però, ai piedi del pino più grande, trovarono regali per ognuno di loro.
Babbo Natale non aveva dimenticato proprio nessuno ed il "Gufo Saggio" si chiese dove avesse trovato il tempo per prepararli. Ma si sa che in Babbo Natale c'è una parte ben nascosta di "Magia"!
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