«Italia è un nome di tradizione classica, in origine con riferimento all’estremità meridionale della Calabria; si estende poi alla penisola con l’avanzarsi della conquista romana. La sanzione ufficiale del nome si ha con Ottaviano nel 42 a.C., mentre l’unione amministrativa con le isole si ha con Diocleziano (diocesi italiciana). Nei secoli il nome rimane di tradizione dotta (l’evoluzione popolare del latino Italia sarebbe stato Itaglia, Idaglia, a seconda delle zone). L’origine del nome è discussa e incerta. Alcuni suppongono che derivi da una forma di origine osca e corrisponda a Viteliu accostato all’umbro vitluf ‘vitello’, latino vitulus. Per altri avrebbe il senso di “terra degli Itali”, popolo che avrebbe come totem il vitello (italos), perciò la denominazione si fonderebbe sull’uso antichissimo di divinizzare l’animale totem della tribù; oppure “il paese della tribù degli Itali”, nome totemistico da *witaloi ’figli del toro’. Non mancano le interpretazioni leggendarie, come quella del principe Italo, l’eroe eponimo che avrebbe dominato il Sud della penisola. Vi è poi il mito secondo il quale Eracle, nell’attraversare l’Italia per condurre in Grecia il gregge di Gerione, perde un capo di bestiame e lo cerca affannosamente; avendo saputo che nella lingua indigena la bestia si chiama vitulus, chiama Outalía tutta la regione».
A cura di Matilde Paoli, Redazione Consulenza Linguistica Accademia della Crusca.
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