Il Vittoriale degli Italiani è la cittadella monumentale costruita a Gardone Riviera (Bs) sulle rive del lago di Garda dal poeta Gabriele d'Annunzio assieme all'architetto Giancarlo Maroni.
Si tratta di un complesso di edifici, vie, piazze, teatri, giardini, e corsi d'acqua. Venne eretto a memoria della sua "vita inimitabile" e delle imprese degli Italiani durante la prima guerra mondiale.
Il Vittoriale non è semplicemente una dimora dove Gabriele d'Annunzio visse i suoi ultimi anni,ma un vero e proprio museo in cui sono contenute reliquie, ricordi, cimeli e tracce del suo "esagerato" vivere.
Il Governo Italiano che ha espropriato nel 1918 il proprietario Henrich Thode, l'affida a D'Annunzio, che vuole fare di questa dimora il luogo dove "riporvi i resti dei miei naufragi" con l'accordo che questa tornerà allo Stato Italiano dopo la sua morte.
D'Annunzio, il vecchio, fantasioso poeta-guerriero, costruisce intorno al suo mito una piccola città museo.
"...io son venuto a chiudere la mia tristezza e il mio silenzio in questa vecchia casa colonica, non tanto per umiliarmi quanto per porre a più difficile prova la mia virtù di creazione e trasfigurazione.
Tutto, infatti, è qui da me creato o trasfigurato.
Tutto qui mostra le impronte del mio stile, nel senso che io voglio dare allo stile.
Il mio amore d’Italia, il mio culto delle memorie, la mia aspirazione all’eroismo, il mio presentimento della Patria futura si manifestano qui in ogni ricerca di linea, in ogni accordo o disaccordo di colori.
...Ogni rottame rude è qui incastonato come una gemma rara.
La grande prova tragica della nave "Puglia" è posta in onore e in luce sul poggio, come nell’oratorio il brandello insanguinato del compagno eroico ucciso.
...Tutto qui è dunque una forma della mia mente, un aspetto della mia anima, una prova del mio fervore."
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