domenica 16 aprile 2017

A mio padre - Camillo Sbarbato

Dipinto :-Vecchio con la testa tra le mani Van Gogh


Padre, se anche tu non fossi il mio 
Padre se anche fossi a me un estraneo, 
per te stesso egualmente t'amerei. 
Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno 
Che la prima viola sull'opposto 
Muro scopristi dalla tua finestra 
E ce ne desti la novella allegro. 
Poi la scala di legno tolta in spalla 
Di casa uscisti e l'appoggiasti al muro. 
Noi piccoli stavamo alla finestra. 

E di quell'altra volta mi ricordo 
Che la sorella mia piccola ancora 
Per la casa inseguivi minacciando 
(la caparbia aveva fatto non so che). 
Ma raggiuntala che strillava forte 
Dalla paura ti mancava il cuore: 
ché avevi visto te inseguir la tua 
piccola figlia, e tutta spaventata 
tu vacillante l'attiravi al petto, 
e con carezze dentro le tue braccia 
l'avviluppavi come per difenderla 
da quel cattivo che eri il tu di prima. 

Padre, se anche tu non fossi il mio 
Padre, se anche fossi a me un estraneo, 
fra tutti quanti gli uomini già tanto 
pel tuo cuore fanciullo t'amerei

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