Karen Blixen...
...che nella sua Africa, ogni giorno, è spettatrice silenziosa di tutto ciò che la natura rigogliosa, intorno, offre a piene mani.
"Al principio delle grandi piogge, l'ultima settimana di marzo e la prima settimana di aprile ho sentito l'usignolo.
Non il canto pieno; solo poche note, le prime battute di un concerto, una prova, interrotta di colpo e poi ripresa.
Era come se nella solitudine dei boschi stillanti di pioggia, qualcuno, su un albero, stesse accordando un violoncello.
Ma era la stessa melodia, rigogliosa e dolce che di lì a poco avrebbe riempito anche i boschi d'Europa, dalla Sicilia a Elsinore.
Vi erano le cicogne bianche e nere che nel nord Europa hanno il nido sui tetti di paglia dei villaggi.
Ma in Africa a confronto con uccelli alti e imponenti come il maribù e il serpentario, sembrano meno maestose...
Quando i venti di primavera risvegliano desideri di accoppiamenti e nidi, il loro cuore si volge al nord.
Al principio delle piogge nelle immense pianure, dove, tra le grandi distese d'erba secca, cominciano a spuntare freschi germogli verdi, ci sono centinaia e centinaia di pivieri.
Le pianure hanno sempre un aspetto marittimo, l'orizzonte sconfinato riporta il senso del mare e delle lunghe spiagge.
Il vento che le traversa è lo stesso; l'erba bruciata ha un odore salino e quando è alta pare un alto mare ondoso.
Allorché nella pianura fioriscono i garofani bianchi vien fatto di ricordare le onde mutevoli chiazzate di bianco che circondano le navi in corsa con il vento lungo il Sound.
Uccelli marini sembrano laggiù i pivieri, fanno come gli uccelli marini sulla spiaggia.
Corrono veloci lungo l'erba fitta, poi, di colpo, spiccano il volo, davanti al tuo cavallo, il cielo luminoso si anima tutto di ali e di stridi d'uccelli...
Fra gli uccelli africani i fenicotteri sono quelli che hanno i colori più delicati, rosso e rosa, paiono rametti di oleandro in volo...."
Da 'La mia Africa'
fotografia di un angolo del giardino della casa di Karen
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