Dalla valle, alzando lo sguardo, si ammirano tutt’intorno le colline coronate di vigneti. Filari di grappoli d’uva stesi al sole dell’estate, che li ha baciati e scaldati in un legame quasi d’amore, che solo la natura sa generare. Oggi, i chicchi sono finalmente prosperosi, belli, dai colori vivi, pronti per essere raccolti ed offrire il loro bene più prezioso: quel succo che tanto allietò gli dei, i nostri antichi Padri e l’intera discendenza del genere umano.
È un giorno faticoso quello della vendemmia, ma unisce tutti: familiari, amici, contadini, ciascuno chiamato ad aiutare. Nell’aria fresca del mattino ha inizio il lavoro. Le donne, con le loro ceste, vanno nella vigna, i bambini corrono intorno allegri e raccolgono gli acini caduti per terra. Ad un tratto, un canto si alza dalla vigna, accompagna il rumore delle forbici. Si riempiono di uva i tini e sopra vi ronzano le vespe. Terminato il lavoro, sono tutti seduti sotto il melograno, stanchi a mangiare insieme e ad assaggiare il mosto.
È un giorno faticoso quello della vendemmia, ma di gran festa!
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