Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un arbusto appartenente
alla famiglia delle Lamiaceae.
Originario dell'Europa, Asia e Africa, è
ora spontaneo nell'area mediterranea nelle zone litoranee, garighe, macchia
mediterranea, dirupi sassosi e assolati dell'entroterra, dal livello del mare
fino alla zona collinare, ma si è acclimatato anche nella zona dei laghi
prealpini e nellaPianura Padana nei luoghi sassosi e collinari. È noto in
Italia anche col nome volgare di Ramerino o Ramerrino; il nome
del genere deriva dalle parole latine ros (rugiada) e maris (del
mare).
Usi
Il rosmarino viene utilizzato:
Come pianta ornamentale nei giardini, per
bordure, aiuole e macchie arbustive, o per la coltivazione in vaso su terrazzi
Le foglie, fresche o essiccate, e l'olio essenziale, come pianta
medicinale.
Nell'industria cosmetica come shampoo per ravvivare il
colore dei capelli o come astringente nelle lozioni; nelle pomate e linimenti
per le proprietà toniche. In profumeria, l'olio essenziale ricavato dalle
foglie, viene utilizzato per la preparazione di colonie, come l'Acqua
d'Ungheria
Come insettifugo o deodorante ambientale nelle
abitazioni, bruciando i rametti secchi
I fiori sono particolarmente melliferi
L'estratto di rosmarino è impiegato anche in campo
alimentare. Viene usato come additivo dotato di proprietà antiossidante ed
etichettato con la sigla E392. Se ne conoscono 5 tipi designato con acronimi:
- AR: estratto ottenuto da un estratto alcolico di
rosmarino parzialmente aromatizzato;
- ARD: estratto ottenuto da un estratto alcolico di
rosmarino aromatizzato;
- D74: estratto ottenuto da foglie secche di rosmarino
per estrazione con anidride carbonica supercritica;
- F62: estratto ottenuto da foglie secche di rosmarino
per estrazione con acetone;
- RES: estratto ottenuto da per estrazione con esano ed acetone e
poi decolorato ed dearomatizzato.
Proprietà
medicinali
I rametti e le foglie raccolti da maggio a luglio e fatti
seccare all'ombra hanno proprietà aromatiche, stimolanti l'appetito e le
funzioni digestive, stomachici, carminativi, utili nelle dispepsie atoniche e
gastralgie, tonici e stimolanti per il sistema nervoso, il fegato e
lacistifellea. Da alcuni autori viene inoltre consigliato per infezioni
generiche come tosse o asma.
Per uso esterno il macerato di vino applicato localmente
è antireumatico; mentre il macerato di alcool revulsivo, viene usato per
frizioni anche del cuoio capelluto; possiede qualità analgesiche e quindi viene
applicato per dolori reumatici, artriti.
L'infuso viene utilizzato per gargarismi, lavaggi e
irrigazioni cicatrizzanti; o per cataplasmi antinevralgici e antireumatici;
aggiunto all'acqua da bagno serve come corroborante, purificante e per
tonificare la pelle
I fiori raccolti da maggio ad agosto, hanno proprietà
simili alle foglie; in infuso per uso esterno sono vulnerari, stimolanti,
curativi della leucorrea e per la lotta ai pidocchi pubici
Farmacologicamente, si prepara un'essenza e un'acqua
contro l'alopecia o pomate per gli eczemi
Dalle foglie, in corrente di vapore, si estrae l'olio
essenziale di rosmarino, per un 1% in peso, liquido incolore o
giallognolo, contenente pinene, canfene, cineolo, eucaliptolo, canfora e borneolo.
A seconda del chemotipo della pianta vengono ottenuti diversi oli essenziali:
un chemiotipo produce un olio ricco eucaliptolo, che
stimola la secrezione delle ghiandole gastriche dell'apparato digerente e
respiratorio,responsabile degli effetti sulla digestione e dell'attività
mucolitica.
Un chemiotipo produce un olio ricco in canfora, un
chetone che può essere invece utilizzabile come antireumatico per uso locale,
ma responsabile di effetti tossici sul SNC, quando usato per via orale. Un
chemiotipo, invece, produce olio ricco in borneoloe derivati, come previsto
dalla farmacopea, meglio indicato nella patologia spastica delle vie biliari.
ed infine uno in cui abbondano il borneolo ed i suoi derivati.
Nell'uso farmacologico comune l'olio viene usato come eupeptico,
eccitante, antisettico sedativo, ed i suoi preparati contro gli stati
depressivi, restituendo vigore intellettuale e fisico alle persone indebolite.
Controindicazioni
Ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti.
Gravidanza o allattamento (fitoterapici) poiché nell'animale riduce l'impianto
dello zigote. Periodo pre-operatorio. L'olio essenziale a canfora è
controindicato in persone che soffrono di epilessia. Causa infatti,
specialmente in casi di sovradosaggio, irritazioni, convulsioni,
vomito e principi di paralisi respiratorie.
Preparazione
secondo i costumi popolari
Infuso: tonificante e corroborante per
le dispepsie gastriche e anticolitico. 20gr per litro d'acqua
calda, filtrare e bere molto caldo.
Posologia: 2-3 volte al giorno, fino a scomparsa dei sintomi.
Tintura madre: antispasmodica e digestiva.
Si ottiene macerando per 4-5 giorni 20gr di foglie in 100gr di alcool
a 60°. Quindi occorre filtrare senza aggiungere altro.
Posologia: dalle 15 alle 30 gocce dopo i pasti fino a scomparsa dei sintomi.
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