Versa prima in un recipiente qualche libbra di speranza: un quintale di premure poi vi aggiungi in mescolanza; sovrapponi una misura abbondante di bontà e un quarto d’obbedienza senza meno occorrerà. La gaiezza è a discrezione; due o tre libbre di dolcezza. Confidenza quattro litri e, a scanso di tristezza, converrà che al buonumore si accompagni a tu per tu un tantino (un milligrammo) di pazzia e non di più. Quanto al sale, basta un grammo. Una dose in eccedenza si richiede di pazienza. Cuoci il tutto a fuoco lento, perché uguale sia il calor rimanendo equilibrata l’amicizia con l’amor.
Una simile ricetta è ben logico che faccia il modello più perfetto di piacevole focaccia. Una fetta ogni mattina a far bella la tua vita essa sola basterà.
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