O Francesco, l’orgoglio spesso
ci allontana da Betlemme;
ma quando siamo lontani da Betlemme,
siamo lontani anche da Cristo!
Tu, Francesco, amavi Betlemme!
Ma non amavi la povertà di Betlemme
per seguire una moda,
né per contestazione, né per ripicca,
né per esibizione:
tu amavi Betlemme,
perché amavi Cristo nato a Betlemme.
Tu amavi Cristo:
questo è il segreto e la spiegazione
delle tue scelte e della tua vita.
Tu hai scelto la povertà,
hai amato la povertà,
perché hai capito che il Bene,
il Sommo Bene della vita
è Gesù Cristo, nato nella povertà di Betlemme
per farci dono della ricchezza dello Spirito Santo,
che è amore, amore vero, amore pieno,
amore puro, amore che riempie di felicità.
O Francesco, abbiamo tanto bisogno
di ritornare a Betlemme!
Abbiamo bisogno di ritrovare
la pienezza della libertà, la gioia di donare,
la prontezza per camminare in questo mondo
verso i cieli nuovi e la terra nuova.
O Francesco, davanti alla grotta di Natale
vogliamo mettere l’egoismo sotto i piedi
e cominciare, finalmente,
a non fingere di fare il Natale,
ma a farlo veramente, con il cuore,
insieme a te per seguire Cristo nella gioia dell’amore,
nella festa dello Spirito Santo.
Così sia! Così sia il nostro Natale!”.
Liberamente tratto da uno scritto di Angelo Comastri
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