Gedeone è un clown dai buffi capelli rossi...
ed è il protagonista di questo divertente racconto di Graziella D'Ambrosio.
La famiglia circense aveva montato rapidamente in una notte un tendone grandissimo e coloratissimo nella grande piazza del paese di Nonsisadove. Il primo spettacolo si sarebbe svolto nelle prime ore del pomeriggio e i cavalli, gli elefanti, le bestie feroci, cammelli e foche erano già stati preparati per la sfilata d’apertura. La musica aveva iniziato a inondare la pedana rotonda dove già cinque clown facevano capriole e scherzi fra loro tirandosi secchiate d’acqua e di farina.
Mancava Gedeone un clown dai buffi capelli rossi. Non riuscivano a trovarlo, chissà dove era andato a nascondersi? Lo chiamavano tutti, ma inutilmente, lui non rispondeva.
Tutti iniziarono a preoccuparsi un po’, perché Gedeone era una persona importante per lo spettacolo, ma sopratutto per gli animali del circo! Era lui che li addestrava con dolcezza, premiandoli ogni volta con prelibati bocconcini e sopratutto era lui che portava loro il pranzo e la cena! Gedeone era addetto anche alla pulizia degli animali, li lavava, li strigliava con grandi spazzole, ai cavalli pettinava la criniera facendo poi delle magnifiche trecce inserendo bellissimi nastri colorati. Ai leoni, alle tigri e agli altri animali feroci portava grossi pezzi di carne affinché si sfamassero ben bene prima di ogni rappresentazione. Gedeone insomma ammaestrava, puliva, sfamava tutti gli animali del circo.
Gli artisti cominciarono a chiamare ad alta voce: “GEDEONE, GEDEONEEEEEEEEEEEE!!!” Nessuna risposta! Silenzio assoluto. I clown chiesero al pubblico impaziente di aspettare ancora un po’, Gedeone sicuramente sarebbe arrivato a momenti, ma gli spettatori iniziarono ad applaudire e a fischiare. Dall’alto del tendone scese una persona appesa ad una corda: chi era? Tutti si misero a guardare chiedendosi chi fosse mai quel temerario che calava lentamente dall’alto. Indovinate cari lettori, ma chi poteva essere se non il nostro Gedeone? Si era addormentato dalla stanchezza sulla piazzola del trapezio più alto! Doveva sistemare le corde che sarebbero servite agli acrobati per volare da una parte all’altra della cupola del tendone, ma il sonno aveva avuto il sopravvento facendolo dormire come un ghiro in letargo!
Barbanera, il direttore del circo gli aveva affidato troppo lavoro e vedendolo e andandogli incontro tuonò con voce molto arrabbiata: ” Chi dorme non piglia pesci!”. Il povero clown si mise a piangere umiliato e dispiaciuto per non essere stato all’altezza dei compiti che Barbanera, un omaccione burbero grande e grosso gli aveva imposto. Lo spettacolo ebbe inizio e tutto funzionò a dovere fino alla sfilata degli animali, i quali vedendo il clown avvilito e dispiaciuto, non vollero entrare in scena, ma si strinsero intorno al povero Gedeone leccandolo e strusciandosi addosso in segno affettuoso e consolatorio.
Un elefante, il più grande, allungò la proboscide, l’avvolse intorno alla vita del pagliaccio e se lo portò sul collo in segno di trionfo. Il pachiderma si avvicinò allora ad un enorme secchio d’acqua, con il suo lungo naso ne aspirò un bel po’ e con impeto la spruzzò addosso al burbero Barbanera.
Il pubblico iniziò a ridere e ad applaudire così forte da far tremare tutto il circo. Il direttore Barbanera si stupì moltissimo di quanto era accaduto, si pentì di essere stato così severo e duro con Gedeone e capì di avergli affidato troppi compiti!
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