La favola del bue e dell'asino che, con umiltà ed amore, scaldarono il Bambino Gesù nel freddo della grotta... il racconto è di Piero Bergellini.
Un Angelo scese tra gli animali:
- C’è un povero bambino che è nato in una grotta. Ha tanto freddo. Chi vuole andare a riscaldarlo?
- Io sono il Re degli animali – disse il leone – Non mi scomodo per un povero bambino!
- Io sono un animale nobile – disse il cavallo - Non mi degno di entrare in una grotta!
- La mia pelliccia è troppo bella – disse la volpe - Non la voglio sciupare!
- Le mie penne sono troppo delicate! – disse il pavone.
L’Angelo si era quasi rassegnato, quando ad un tratto…
- Vado io – disse il bue – io sono abituato alla fatica!
L’Angelo gli indicò la via del Presepio e, dentro la grotta, il bue trovò l’asino si San Giuseppe.
- Come faremo a scaldare questo povero bambino?
Non avevano ricche criniere, non avevano calde pellicce, non avevano morbide penne.
- Lo riscalderemo con il nostro fiato! – dissero, avvicinandosi alla mangiatoia.
Il Bambino Gesù alzò la sua manina ed accarezzò il muso dei due pietosi animali.
Nessun commento:
Posta un commento