domenica 18 dicembre 2016

IL TIMONE E LA BUSSOLA


Nel Medioevo il trasporto terrestre era piuttosto lento pertanto si preferiva viaggiare sull’acqua. Per orientarsi nella navigazione esisteva la bussola. Ne parlano già il predicatore domenicano Giordano da Pisa, paragonando la fede all’ago calamitato in grado di far orientare i naviganti, e Dante Alighierinel Paradiso XII, 29.

Il termine bussola deriva da buxus (bosso) e da buxula (cassetta), in quanto si trattava di una piccola cassa di legno di bosso. Così la descrive Francesco da Buti (1324- 1406), commentatore della Commedia: «Anno li naviganti uno bussolo che nel mezzo è impernato una rotella di carta leggeri, la quale gira sul detto perno; e la detta rotella ha molte punte, et ad una di quelle che vi è dipinta una stella, è fitta una punta d’ago; la quale punta li naviganti quando vogliono vedere dove sia tramontana, imbriacano colla calamita».

L’invenzione della bussola costituì un grande progresso per l’affidabilità della navigazione. La tradizione vuole che sia stata inventata ad Amalfi, ma i cinesi ne parlano fin dal II secolo d.C. In Occidente la prima menzione scritta dell’esistenza di una bussola, si trova nell’opera De nominibus utensilium di un monaco inglese, Alexander Neckam (1157-1217) risalente al 1187. A quel tempo l’ago magnetico veniva usato solo in condizioni di cielo coperto, quando non si potevano utilizzare gli astri per orientarsi.

Nel XIII secolo un’altra invenzione rivoluzionò il modo di navigare: il timone girevole (detto “alla navarresca”), fissato alla poppa della nave con una solida cerniera in ferro e con la barra orizzontale incastrata alla testa del timone stesso. Prima, invece, si usava un’asta con pala assai lunga e sporgente anche al di sotto della chiglia, che si appoggiava sul fianco della nave nella parte poppiera ed era collegata con un sistema a leva allo scafo in modo da rendere più agevole le manovre: insomma una specie di remo a mo’ di timone, incapace però di resistere alle onde in caso di mare molto agitato.

Nessun commento:

Posta un commento