Quando il gelo si discioglie, e le chiome degli alberi fremono sotto una brezza tiepida, io cerco di rinascere.
Accarezzata dal sole che mi sfiora piano, raccolgo i raggi e li trasformo in energia.
Aspetto che la Terra esaurisca i suoi sbadigli e rimango ad ascoltare il battito silenzioso di ali di farfalle.
Osservo come il tappeto di erba si faccia smeraldo e la rugiada brilli come diamanti partoriti da albe sempre più calde.
Imparo a tingere i giardini di dolcezza, e l’aria che si inebria dei miei profumi, mi avvolge estasiata.
Ho seguito il movimento del Sole e della Luna ed ho incontrato le fate dei boschi vicini che mi hanno sussurrato l’arrivo della primavera.
Ho sorriso al risveglio della vita, in un’ape operosa, uno stormo di uccelli ed una notte stellata.
Non piango per i miei petali che si abbandonano alla Madre. Semplicemente lascio andare affinché tutto scorra.
Accolgo il buio con consapevolezza, e mi inoltro in esso sapendo di aver lasciato alle spalle petali deboli che ormai non mi servivano più.
Mi spoglio del superfluo e mi raccolgo in me stessa ascoltando i sospiri della mia anima.
So che i miei frutti stanno per nascere.
E come esplodo sotto al sole cocente, mi tingo di passione sotto la coltre canuta della neve appena posata.
Sono di nuovo un trionfo di bellezza ed i miei frutti sono rossi come il fuoco che riscalda la mia essenza.
La ruota gira ancora e dopo il buio torna la luce. I semi sono stati piantati ed i frutti ora sono più rigogliosi che mai.
Incarno la danza infinita delle stagioni che si evolve e cambia insieme a me.
Canto insieme agli elementi, quando il Vento spira piano, le Piogge annunciano la primavera, la Terra accoglie un tappeto di foglie arancio ed il Fuoco avvolge la mia chioma.
Come quando il mio profumo abbracciava le giornate di sole, faccio dono dei miei frutti amaranto, dove il gelo pietrifica i miei rami. Ma le mie radici sono sempre ancorate, nonostante i cambiamenti, ed arrivano in profondità, dove una culla mi riscalda, il ventre umido della Madre.
Indosso un abito ad ogni stagione, attraversando una spirale dove la notte cede il posto al giorno, ed il Sole muore per far spazio alla Luna.
Vamayca
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