domenica 4 dicembre 2016

LE ARMI


Quando si pensa alle armi usate nel Medioevo s’impone l’immagine dei cavalieri con tanto di corazza, lancia e spada oppure, ad esempio, di una folla di arcieri e balestrieri. La cavalleria è uno dei fenomeni che è divenuto identitario del Medioevo, ma attenzione! Il bel film di Ermanno Olmi – Il mestiere delle armi (2001) – nel raccontare le vicende di Giovanni dalle Bande Nere (1498-1526), ed in particolare la sua morte dovuta ad un colpo di artiglieria, coglie la transizione tra modi ben diversi di combattere. Siamo ormai all’inizio dell’Età Moderna e le armi da fuoco si stanno affermando. Fu una progressiva rivoluzione di tecniche e strategie con una ricaduta sulla mentalità, sui valori dell’età medievale: il mondo della cavalleria declina; non occorre più il cavaliere nobile e coraggioso in grado di maneggiare lancia e spada, di cavalcare con tutta la sua armatura uno splendido cavallo da guerra. Archibugi e cannoni ebbero nel tempo la meglio, anche se erano difficili da utilizzare. A monte delle armi da fuoco si colloca la polvere da sparo, un miscuglio di carbone, salnitro e zolfo, la cui invenzione si perde nella notte dei tempi e non si può fare il nome preciso del suo inventore, se mai ve ne sia stato uno unico! Nota in aree orientali ed islamiche, con l’andare del tempo approdò a quelle occidentali e già nel Duecento e soprattutto nel Trecento e Quattrocento divenne d’uso sempre più comune.

Nessun commento:

Posta un commento