domenica 27 novembre 2016

Cenerentola

La più famosa tra le favole di Charles Perrault, da leggere e stampare

C’era una volta un ricco mercante che rimasto vedovo, con una figlia da accudire, decise di risposarsi per non lasciare la piccola senza una mamma. Ma non ebbe fortuna. La nuova moglie si rivelò molto presto dura e scontrosa con la sua dolce figliola, mentre alle due sorellastre, che gli aveva portato in dote, dava carezze e premure. Il pover’uomo non sopportò a lungo questa situazione e ne morì di dispiacere. Subito la matrigna e le sorellastre cominciarono a trattare la povera fanciulla ancor più malamente, affidandole i compiti più sporchi e faticosi; per umiliarla sempre più cominciarono a chiamarla Cenerentola, per via della cenere che spesso le sporcava il vestito. Nonostante tutto, la fanciulla era sempre gentile e sorridente, non disubbidiva mai e svolgeva tutte le faccende con cura.
Un giorno, un banditore del Re percorreva le strade della città invitando tutte le fanciulle del regno a partecipare al grande ballo, durante il quale sarebbe stata designata la sposa per il Principe. Le sorellastre subito si precipitarono in casa ordinando a Cenerentola di mettere a posto i loro vestiti. Anche lei avrebbe voluto partecipare al ballo, ma quando lo chiese alla matrigna, questa rispose ridendo che non aveva un vestito adatto e non l’avrebbero fatta entrare. E così, rimasta sola e stanca, si accovacciò vicino al focolare e si addormentò. Poco dopo però, la stanza venne illuminata da una luce irreale e apparve una Fata: Cenerentola, Cenerentola, svegliati! Una volta sveglia la Fatina trasformò, con la sua bacchetta magica, in uno splendido abito gli stracci di Cenerentola, gli zoccoli divennero scarpette di cristallo e una zucca una splendida carrozza, trainata da topini trasformati in bellissimi cavalli bianchi. L’unica raccomandazione della Fata di ritornare entro mezzanotte, perché l’incantesimo svanirà.
Al castello la festa era già cominciata, tutti danzavano, solo il Principe sedeva sconsolato, perché non aveva trovato nessuna compagna adatta. Ma appena entrò Cenerentola la invitò a ballare e stette tutto il tempo con lei. Era bellissima e tutti la guardavano; anche la matrigna e le sorellastre, ma non la riconobbero. Cenerentola era così presa da quel sogno che non si accorse del passare delle ore, e rimase stupita quanto sentì rintoccare dodici colpi dall’orologio a pendolo. Si scusò col Principe e si buttò di corsa verso le scale, per non farsi scoprire vestita di stracci. Nella foga perse una scarpetta lungo la scala; il principe la vide e la raccolse.
L’indomani il banditore del Re, accompagnato dal Principe, invitava tutte le fanciulle a provare la scarpetta e quella che vi fosse riuscita sarebbe diventata la sposa del Principe. Le sorellastre si precipitarono per la prova, ma tornarono subito, sconfortate per il fallimento. Allora volle provare anche Cenerentola, fu il Principe in persona, che già l’aveva riconosciuta, a porgerle la scarpina. Il suo piedino vi entrava alla perfezione. Il Principe, colmo di gioia, la abbracciò e la portò al castello. Furono celebrate le nozze e da allora vissero felici e contenti.

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