La commemorazione dei defunti è conosciuta in Italia anche con il nome di Giorno dei Morti. Si tratta di una ricorrenza della Chiesa Cattolica, particolarmente sentita in buona parte dei paesi cattolici, quali l'Italia e i paesi dell'America Centrale, che si festeggia il 2 di novembre.
In Italia, benché questa ricorrenza sia particolarmente importante per i credenti che approfittano di tale giorno per far visita ai cari defunti, il giorno dei morti non è mai stato ufficialmente istituito come una festività civile.
Origini della Commemorazione dei Defunti
In molti confondono la commemorazione dei defunti con Halloween, ma in realtà queste due ricorrenze sono dissimili fra di loro, benché cadano a distanza di pochi giorni l'una dall'altra. Halloween, infatti, cade la notte a cavallo fra il 31 di ottobre e il 1° di novembre, mentre il Giorno dei Morti cade il giorno successivo, ovvero il 2 di novembre. Una cosa accomuna queste due festività: la credenza di origini pagane che, durante tali giorni, le anime dei defunti facciano ritorno dall'al di là e si cibino degli alimenti dei vivi. Per questo, nei paesi dove la credenza è forte, sono in molti a lasciare tavole imbandite per il ritorno delle anime dei loro cari, ormai estinti.
Le tracce più antiche della commemorazione dei defunti si trovano già nel rito bizantino, sebbene la domenica prescelta per commemorare le anime di tutti i morti cadesse due settimane prima dell'inzio della quaresima, ovvero in un periodo compreso fra gennaio e febbraio.
In seguito, la riforma cluniacense ad opera dell'abate sant'Odilone di Cluny, nel 998 d.C., stabilì che le campane delle abbazie suonassero con rintocchi funebri dopo la funzione dei vespri del 1° novembre, e che il giorno successivo fosse celebrata la messa per celebrare le anime dei defunti.
Infatti, tale celebrazione si basa sull'idea che le anime dei fedeli che non si sono purificati del tutto dai loro peccati veniali si trovano in Purgatorio, ma possano essere aiutate a raggiungere il Paradiso tramite la preghiera e le offerte dei cari ancora in vita.
Il giorno dei morti in Italia
In Italia, la commemorazione dei defunti è una ricorrenza molto sentita. Segue il 1° di novembre, ovvero la festa di Ognissanti, ed è un giorno di raccolta e di preghiera, durante il quale i credenti omaggiano il ricordo dei loro cari estinti.
Durante tale giorno, è consuetudine fare visita ai cimiteri locali e portare doni alle tombe, per lo più fiori. Oltre a far visita alle tombe nei cimiteri locali, in alcune regioni italiane, i credenti rispettano alcune sono tradizioni locali molto radicate, che accompagnano da sempre questa particolare ricorrenza.
In Sicilia, ad esempio, si preparano dei dolciumi chiamati "dolci dei morti", per lo più frutta di Martorana e altri dolci fatti con la pasta di mandorle. Inoltre, si ha la credenza che i defunti tornino indietro per fare dei regali ai bambini.
Nella provincia di Massa Carrara si crede che i defunti tornino indietro e che chiedano alle loro famiglie di distribuire cibo ai bisognosi, in loro nome.
Sull'Argentario, i bambini orfani indossavano un abito speciale con un'enorme tasca realizzata sul davanti, che veniva riempita di dolci e cibo. Tale usanza è andata via, via scomparendo.
In Abruzzo, era tradizione intagliare le zucche, esattamente come avviene durante Halloween.
Nella zona di Treviso, è consuetudine mangiare delle focacce chiamate "i morti vivi".
Il giorno dei morti nei paesi dell'America Centrale
La commemorazione dei defunti è particolarmente sentita anche nei paesi dell'America Centrale, quali il Messico, la Costa Rica, El Salvador e l'Honduras.
In questi paesi, il giorno dei morti ha radici molto lontane nel tempo e risale ancor prima della conquista ad opera degli Spagnoli. Infatti, gli antichi mesoamericani avevano un grande rispetto per la morte e il suo culto era estremamente importante nella loro società. Si credeva che le anime dei defunti avessero sorte differente l'una dall'altra, non tanto in base al comportamento tenuto in vita, ma in base al modo in cui era avvenuto il trapasso.
Si credeva inoltre che le anime continuassero a vivere dopo la morte, per cui le tombe dei defunti erano sempre accompagnate da oggetti che potevano essere o oggetti cari al defunto, o utensili necessari alla vita nell'al di là.
Quando gli spagnoli arrivarono nelle Americhe, fusero il rito cattolico a quello degli indigeni locali, per cui le usanze mesoamericane che omaggiavano i defunti e il loro ritorno dall'al di là continuarono a sopravvivere, ma la data di celebrazione venne fatta coincidere con quella "europea" del 2 novembre, giorno successivo a Ognissanti.
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