domenica 13 novembre 2016

Di tutto un po' #418


Penso alla vita beata che facevo quando, ragazzo di città, accompagnavo per giorni i mandriani a pascolar le mucche. Giunti sul posto erano ore di ozi ombrosi. Passavamo ore ad intagliar bastoni, a raccontarci storie, a osservare la natura. Ed era allora che la mandria, profittando della nostra distrazione e mentre i cani dormivano, pian piano metteva in atto tutta la sua naturalità. Finiva così, inconsapevolmente, per sconfinare. Era quello il momento, per noi guardiani, uomini e cani, di far sentire la nostra autorità.
(Danilo Mainardi)

Amo la cara mucca rossa e bianca
per la panna che mi dà, buona e fedele,
e non si ferma mai; e non si stanca
di arricchire la mia torta di mele.
Muggisce e vaga come senza meta,
si allontana però non si perde,
nell’aria fresca e nella luce lieta
nell’allegria del mattino e del verde.
E investita da ogni vento che passa,
inzuppata da tutti i temporali,
continua tranquilla, bella e grassa
a passeggiare sui prati e i crinali.

(Robert Louis Stevenson)

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