sabato 22 luglio 2017

ANNAFFIATURA


Quando volete sapere se è tempo di annaffiare le piante, testate il terreno inserendovi un bastoncino di legno. Se questo, una volta estratto, risulta umido e ricoperto di terra bagnata, non è il caso di versare più acqua; in caso contrario è tempo di farlo. Il livello di umidità della terra si può anche valutare affondando in quest’ultima le dita.

• Per annaffiare le piante da appartamento utilizzate dell’acqua che sia a temperatura ambiente poiché quella troppo fredda potrebbe danneggiare le radici.

• Per arricchire il terreno e quindi rinvigorire la pianta, bagnatela con l’acqua in cui è stato immerso un mazzo di fiori o, se li avete, versatevi anche l’acqua dei pesci rossi quando la cambiate. Anche la cenere del caminetto aggiunta all’acqua contribuisce ad arricchire il terreno.

• Le piante in vaso troveranno grande beneficio dall’annaffiatura eseguita con acqua ricca di sali minerali, quindi quella di cottura delle verdure, una volta fredda, andrà benissimo; anche quella con cui avrete lavato della carne cruda sarà molto utile. Questi accorgimenti vi consentiranno di ottimizzare l’uso della nostra preziosissima “Sorella Acqua”.

QUANDO ANDATE IN VACANZA

Per mantenere umido il vaso delle piante inserite nella terra una bottiglia di plastica vuota e capovolta dove, al posto del tappo, avrete messo un pezzo di spugna pressata. Il fondo della bottiglia, che rimarrà esterno al terreno, lo taglierete via. Versate abbondante acqua attraverso l’apertura così ottenuta. La spugna lascerà filtrare il liquido lentamente per alcuni giorni.

• Un sistema analogo, e forse più semplice per i piccoli vasi, è il seguente: prendete un grosso filo di lana, affondate uno dei capi nella terra del vaso e l’altro in una bottiglia piena di acqua che avrete collocato lì vicino ed in posizione rialzata o addirittura sopra la stessa terra. Per capillarità l’acqua defluisce, attraverso il filo, dalla bottiglia fino al terreno da inumidire.

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