Joseph-Maurice Ravel (Ciboure, 7 marzo 1875 – Parigi, 28 dicembre 1937) è stato un compositore francese. Il suo brano più celebre per orchestra è certamente Boléro. Egli stesso descrisse il suo Boléro come "una composizione per orchestra senza musica". Le orchestrazioni di Ravel sono da apprezzare in modo particolare per l'utilizzo delle diverse sonorità e per la complessa strumentazione Si iscrive al Conservatorio e si dedica dall'età di sette anni allo studio del pianoforte, mentre dai dodici a quello della composizione, giungendo assai presto a uno stile personale. A soli 24 anni ottiene un grande successo di pubblico con la "Pavana pour une infante défunte" (la "pavana" o "padovana" era un'antica danza italiana o spagnola). In seguito collabora con S. Diaghilev, impresario dei Ballets Russes, creando il balletto "Daphnis et Chloé" che consacrerà il suo talento. Ravel si propone da subito con un stile straordinariamente moderno ed equilibrato, con lo stesso intento di cambiare le forme classiche di Debussy, ma attraverso un rinnovamento degli elementi della tradizione ? melodia, armonia, ritmo e timbro ? di estrema piacevolezza e comprensibilità (a differenza dell'altro). Supera con facilità le iniziali incomprensioni dovute alla novità dello stile e fonda per reazione la Società Musicale Indipendente con altri musicisti, istituzione determinante per la diffusione della musica contemporanea. Conseguendo una continua e crescente simpatia da parte del pubblico, raggiunge il più clamoroso successo con il "Bolero", composto su richiesta della celebre ballerina franco-russa Ida Rubinstein, nel 1928. Tra le sue composizioni più conosciute, oltre alle già citate, sono da ricordare: Mamma oca, cinque pezzi infantili per pianoforte a quattro mani e poi per orchestra, ispirata a cinque favole di Charles Perrault, un delizioso mondo fiabesco realizzato in musica; due Concerti per pianoforte e Orchestra, di cui il secondo in re maggiore ha la caratteristica di avere la parte pianistica suonata con la mano sinistra (fu infatti composto per il pianista austriaco P. Wittegenstein, che durante la I guerra Mondiale era rimasto mutilato al braccio destro, ma aveva continuato coraggiosamente la carriera concertistica); L'ora spagnola, per il teatro. Nel 1933, in seguito ad un incidente d'auto, Maurice Ravel viene colpito da una malattia che paralizzerà progressivamente il suo fisico; muore il 28 dicembre 1937 a Parigi, in seguito ad un intervento chirurgico al cervello. George Gershwin ebbe modo di raccontare che quando chiese al maestro francese di poter studiare insieme a lui, Ravel gli rispose: "Perchè vuoi diventare un mediocre Ravel, quando puoi essere un ottimo Gershwin?". Stravinsky, parlando di Ravel, lo definì un "artigiano di orologi svizzeri", riferendosi all'intricata precisione dei suoi lavori.
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