"Chi si contenta gode!" è la morale di questa bella favola di G. Ugolini...
Una contadina, molto sempliciotta, portò al mercato un cesto di uova. Le si avvicinò un signore , che disse:
- Le comprerei tutte queste uova, ma vorrei prima assicurarmi che non siano marce.
- Vi assicuro che sono freschissime. Ma se volete provarle, fate pure. A vostre spese, però…
- S’intende. Pagherò le uova rotte.
Combinato l’affare, quel signore prese due uova e le batté l’uno contro l’altro. I gusci si ruppero e… meraviglia, in entrambe le uova c’era una moneta d’oro.
La contadina era paralizzata dallo stupore. Si riprese soltanto quando quel signore, che era un prestigiatore, disse:
- Sono uova convenienti. Quanto volete?
- Ci ho pensato – rispose la donna – non le vendo più.
- Oh! Oh! – esclamò quel signore – Che modi sono questi?
- Scusate… Ci ho ripensato… Devo fare un dolce.
- A piacer vostro! – concluse il signore. E le voltò le spalle.
Appena sola, la contadina infilò la cesta al braccio e via… si fermò nel primo vicolo…
Depose il cesto, e subito, ciac, ciac…: a uno a uno, tutte le uova furono rotte, finché rimase per terra una bella frittata. Ma di monete d’oro neanche la traccia…
Per la sua ingordigia, la donna aveva perduto anche l’incasso che avrebbe potuto fare, vendendo le uova al mercato della città!
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