"Molto spesso i superbi hanno la testa vuota e non servono proprio a nulla"...
è la morale di questa bella favola...
Un campo di grano sembrava un mare d’oro, e il vento vi disegnava le onde, ad una ad una.
Una spiga, alta e dritta, superava di molto tutto quell’oro e ne era superba.
- E’ la spiga più bella – dicevano i papaveri si fuoco.
- E’ la regina delle spighe – sussurravano i fiordalisi, azzurri come il cielo.
Vicino alla spiga dritta, un’altra spiga chinava la testina verso i fiori chiacchierini.
Una mattina venne il contadino con la falce. Doveva mietere. Vide la spiga superba e la recise con un breve colpo.
- E’ vuota – disse, e la gettò fuori dal campo.
Vide poi la spiga che stava curva. La colse, ne contò i chicchi e disse:
- Che bella spiga, pesante e matura! Sarei ricco, se fossero così tutte le spighe del mio campo.
Molto spesso i superbi hanno la testa vuota e non servono proprio a nulla.
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