sabato 18 febbraio 2017

Primula L.


Primula L. è un genere di piante della famiglia delle Primulaceae, originario delle zone temperate di Europa, Asia e America.

Il nome deriva dal latino primus per indicare la precocità di fioritura che avviene subito dopo la scomparsa della neve, quando nei prati comincia a comparire l'erba.

Comprende circa 500 specie di piante erbacee annuali e perenni, alte da pochi centimetri fino a diversi decimetri, con foglie basali a rosetta sessili o picciolate, fiori coloratissimi riuniti in ombrelle, capolini, grappoli o verticilli sovrapposti, circondati da brattee, sorretti da lunghi gambi. I frutti sono generalmente a capsula.

Il genere Primula comprende oltre 390 specie a distribuzione cosmopolita.

Le più conosciute specie spontanee della flora italiana sono la P. veris, nota col nome comune di primula odorosa o primavera odorosa, spontanea sulle prode dei fossati, sulle Alpi e gli Appennini, dove fiorisce alla fine dell'inverno, la P. vulgaris, comune nei boschi, nota col nome comune di primaverina, e occhio di civetta, la P. farinosa, dai fiori colorati di rosa o rossi, comune sulle Alpi.

Tra le specie coltivate come piante ornamentali ricordiamo:
  • P. obconica Hance, pianta perenne coltivata come annuale, originaria della Cina di circa 30-40 cm d'altezza, con fiori riuniti a grappolo, sorretti da lunghi gambi, con belle infiorescenze a capolino, di colore bianco, rosa, salmone, malva, lilla, con il caratteristico colore verde centrale, che fioriscono da Natale fino all'estate;
  • P. malacoides Franch., pianta annuale simile alla precedente, ha foglie oblunghe, biancastre sulla pagina inferiore, riunite in rosetta, porta numerosi scapi florali alti 30-40 cm, con molti piccoli fiori colorati di bianco, rosa e lilla, fiorisce da gennaio ad aprile;
  • P. sinensis Lindl. , con foglie lobate a base cordata, fiori con corolle colorate di lilla, rosa o bianco;
  • P. pulverulenta Duthie, originarie della Cina
  • P. japonica A.Gray, con infiorescenze che raggiungono il metro d'altezza;
  • P. denticulata Sm., originaria del Nepal.
Uso

Le specie esotiche che mal sopportano il gelo vengono coltivate in vaso nelle serre o negli appartamenti. tra le specie rustiche, adatte alla decorazione di sottoboschi, prati e giardini umidi, segnaliamo la P. acaulis dai fiori giallo-chiari, la P. auricolacon foglie carnose e fiori gialli, la P. hirsuta dai fiori porporini e la P. elatior, con fiori di colore giallo o arancio riuniti in ombrelle, e numerose varietà con una vasta gamma di colori, dal giallo al rosso al blu
Vengono utilizzate per le proprietà medicinali la P. veris e con risultati minori la P. vulgaris

L'infuso, il decotto e lo sciroppo dei rizomi di P. veris, dall'odore anisato, raccolti da settembre a novembre, ripuliti ed essiccati al sole, hanno proprietà diuretiche, espettoranti e bechiche, vantano anche un'azione antiemetica, tonica del sistema nervoso, antireumatica e antidiarroica.

Topicamente si utilizzano i rizomi freschi ridotti in poltiglia come impacchi sedativi. La polvere dei rizomi ha proprietà sternutatorie. Il decotto per uso esterno di foglie raccolte da aprile a giugno avrebbe proprietà antireumetiche, antiartritiche e curative della gotta. L'infuso e lo sciroppo dei fiori raccolti da aprile a giugno appena sbocciati e seccati all'ombra, vantano proprietà sudorifere, calmanti, anticonvulsive, bechiche e pettorali. L'infuso per uso topico dei fiori serve per impacchi antinevralgici. Le giovani foglie consumate fresche, crude o cotte, hanno un'azione depurativa.

Nessun commento:

Posta un commento