domenica 2 aprile 2017

IL COLTELLO


Durante tutta l’età della pietra, l’uomo primitivo ha confezionato utensili (lame per tagliare, punte di lance e di frecce…), scheggiando pietre soprattutto silicee o, dove erano reperibili, di ossidiana, una pietra lavica di colore nero, composta di una pasta vetrosa. Con l’età del bronzo, le lame divennero di metallo e cominciarono ad assumere la forma di oggi, sempre comprese di manico fatto dello stesso materiale della lama o di altri materiali quali il legno, l’osso e, via via, materie cornee, avorio, metallo, porcellana e madreperla, sempre più accuratamente decorate. Greci e Romani, avevano coltelli diversi per ogni diversa attività: per usi domestici (esempio per la tavola), per la caccia, per i sacrifici, persino per la toletta delle unghie. Ne avevano con lama fissa o ripiegabile dentro il manico, semplici o con il manico decorato. Con il Medioevo queste decorazioni si affinarono sempre di più e dal Rinascimento in poi divennero vere e proprie opere d’arte. Oggi, alla cospicua serie di coltelli per le più disparate faccende, si è aggiunto anche il tagliacarte, con le sue squisite decorazioni. Per il loro valore, bellezza e originalità, questi oggetti hanno richiamato anche l’attenzione dei collezionisti e iniziato da tempo ad interessare una non indifferente fetta di mercato.

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