Opera d’arte di Gabriele Fabris
Se a cullare le azzurre campanule del tuo balcone
credi che sospirando passi il vento mormoratore
sappi che, occulto fra le verdi foglie,
Se mentre risuona confuso alle tue spalle vago rumore,
credi che per nome ti abbia chiamato lontana voce,
sappi che, fra le ombre che ti cercano,
sono io a chiamare.
Se a notte fonda si turba timoroso il tuo cuore
mentre senti sulle labbra un alito ardente,
sappi che, sebbene invisibile,
accanto a te sono io a respirare.
Gustavo Adolfo Bécquer
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