giovedì 16 febbraio 2017

Bon ton a scuola: come comportarsi in classe educatamente

Sempre più spesso si leggono articoli che parlano dell’ineducazione e della mancanza di rispetto da parte degli studenti verso gli insegnati ecco perché è bene insegnare sin da piccoli il rispetto delle buone maniere e fornire a bambini e ragazzi strumenti ed esempio per comportarsi al meglio in ogni situazione.

Puntualità prima di tutto. Il buon comportamento pare dalla puntualità. E’, infatti, fondamentale rispettare scrupolosamente gli orari di ingresso ed uscita per non disturbare in alcun modo le lezioni. Anche per il rientro in aula dopo la pausa ricreativa vale la stessa regola. Se la puntualità si impara da piccoli diventerà naturale anche da grandi e ci accompagnerà nella vita contraddistinguendoci sempre.

Il silenzio è d’oro, la parola d’argento. In classe si parla solo quando si è interpellati o nei momenti di ricreazione. Durante le lezioni si ascolta con attenzione l’insegnate senza infastidire la classe con sgradevoli brusii di fondo, questo servirà a tutti per mantenere la concentrazione in modo ottimale, apprendere meglio e magari potersi ritagliare uno spazio di pausa in più tutti insieme.

Attenzione e compostezza. In classe si deve mantenere un comportamento serio e disciplinato. Ci si siede in modo rispettoso senza dondolarsi o, al contrario, sdraiarsi sul banco. Le altalene si trovano al parco ed il letto in casa propria. A scuola ci si confronta, si studia e si impara. Le acrobazie e i sonnellini lasciamoli fuori.

Smartphone e giochi elettronici? No, grazie. Non serve il bon ton a scuola ma basta il buon senso per capire che in aula non si utilizzano supporti elettronici, dunque, niente sms, social network, internet, messaggini o giochi. Se si intende portare con se il proprio telefono o console portatile questo rimarrà chiuso nel proprio zaino ed utilizzato solo al di fuori della classe o, meglio ancora, della scuola.

Non disturbare. In classe è bene evitare tutto ciò che può disturbare i presenti dai rumori più disparati alle imprese più strane pensate per attirare l’attenzione dei compagni. Più serene saranno le lezioni meglio si apprenderà e minore sarà, dunque, il lavoro da fare una volta tornati a casa con un conseguente guadagno di tempo da spendere in relax, con gli amici o da impiegare nei propri hobby.

Avvisare in caso di malessere. E’ bene informare la classe se ci si assenta per motivi di salute per qualche giorno. Ciò servirà non solo a motivare la mancata presenza ma anche a permettere di individuare subito possibili epidemie o rischi per la salute comune.

Studiare. Banale a dirsi ma è una delle norme base del bon ton a scuola, non conta il rendimento fine a sé stesso ma la continuità dello studio, attività che va presa con grande serietà ed impegno. Ognuno secondo le proprie capacità ed attitudine dovrà, quindi, sempre presentarsi a scuola preparato e non cercare inutili scuse o escamotage per evitare l’interrogazione o il compito di turno. Sarà bene, invece, intervenire in modo attivo e propositivo durante le lezioni senza vergognarsi di chiede agli insegnati ulteriori informazioni qualora fossero necessarie.

Uscire dall’aula solo se necessario. Entrate ed uscire dall’aula continuamente disturba le lezioni e distoglie l’attenzione dei compagni dallo studio. E’ giusto voler uscire dall’aula in caso di bisogno ma è importante limitare le interruzioni alle reali necessità.

Rispettare gli altri. Il rispetto è fondamentale nelle relazioni sociali, rispetto per i luoghi e le persone, rispetto per i ruoli e per le gerarchie. Rispettare gli altri non significa essere sottomessi o rinunciare alla propria personalità ma significa comprendere la propria posizione nella comunità garantendo una piacevole convivenza e comprendendo che la libertà propria e quella altrui sono strettamente correlate.

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