Il carrettiere era un trasportatore di merci varie, come prodotti stagionali della campagna, materiale da costruzione, carbone, concime, ecc… Generalmente, egli lavorava per terzi, cioè proprietari terrieri, commercianti e costruttori; raramente lavorava in proprio comprando e rivendendo egli stesso la merce. Il carretto e il cavallo erano di sua proprietà. La retribuzione era pattuita in base al percorso da compiere e al tipo di trasporto. Il carrettiere trascorreva la vita sempre in giro per le strade, lungo i percorsi poteva fermarsi in luoghi di sosta dove albergava insieme agli animali e mangiava pasta con aglio e olio, detta “alla carrettiera”, o pane con formaggio e olive. In questi luoghi di sosta, i carrettieri si scambiavano le loro esperienze di vita, si informavano sui prezzi nei vari paesi e cantavano sfidandosi a chi sapesse il canto più bello. Le fiere di bestiame e le feste religiose a cui partecipavano con le famiglie e vi arrivavano con cavallo e carretto riccamente addobbati, erano i luoghi di incontro e di socialità. Poiché giravano molto per i paesi e lungo le strade erano profondi conoscitori delle persone e della vita. Con orgoglio sentivano l’appartenenza alla loro categoria.
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