Opera d’arte di Johannes Wessmark
Una volta o l’altra scriverò con le pietre,
giudicando ogni mia frase
in base al peso, al volume, al movimento.
Non piú matita: impalcature, teodoliti,
la nudità solare del sentimento
che tatua nel profondo delle rocce
la sua musica segreta.
Disegnerò con file di ciottoli
il mio nome, la storia della mia casa
e la memoria di quel fiume
che sempre passa e si trattiene
tra le mie vene come un saggio architetto.
Con pietra viva scriverò il mio canto
in archi, ponti, dolmen, colonne,
di fronte alla solitudine dell’orizzonte,
come una mappa che si dispiega davanti agli occhi
dei viaggiatori che non ritornano mai.
Eugenio Montejo
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