venerdì 27 gennaio 2017

LA STORIA DI CHIARA, FIGLIA PERDUTA DEL LUPO


LAOS ULULAVA, CHIARA CANTAVA ALLEGRA

Era una notte di luna piena e Chiara non riusciva proprio ad addormentarsi. Se ne stava sdraiata a fissare il soffitto della camera che divideva con altre quattro ragazzine orfane come lei, quando all’improvviso, un ululato ruppe il silenzio di quella strana notte. Impaurita, ma allo stesso tempo affascinata, si alzò bruscamente dal letto e corse alla finestra con il cuore che batteva a mille. Sul limitare del prato, un enorme lupo grigio stava ululando alla luna. «Vieni da me, Chiara», la ragazzina udì distintamente le parole. «Chi sei?», sussurrò lei a bassa voce per non svegliare le compagne di stanza. «Mi chiamo Laos e sono tuo padre», fu la stupefacente risposta. «Ti ho cercata in ogni Territorio del mio mondo fino a quando si è aperto il Passaggio, allora ho capito che era in questo mondo che dovevo cercarti e, oggi, finalmente ti ho ritrovata. Vieni qui, non devi aver paura». Chiara, stregata da quella voce profonda, sgattaiolò fuori dalla stanza, a piedi nudi percorse come ombra silenziosa, i corridoi deserti e, alla fine, uscì dalla finestra aperta del bagno al piano terra. Corse veloce con i piedi che sfioravano appena il terreno. Non appena posò gli occhi sul lupo, seppe con assoluta certezza che quello era suo padre. Di slancio circondò con le esili braccia il collo del lupo e montò in groppa. Immediatamente, fu avvolta dal suo profumo: odorava di terra, boschi e pioggia. Il lupo, allora, partì con il suo carico prezioso. Trovato il Passaggio che conduceva al suo mondo lo attraversò un attimo prima che si richiudesse. Con delicatezza fece scendere la figlia e, finalmente prese sembianze umane. Chiara si gettò tra le sue braccia protese. Così Chiara ritrovò il padre perduto e, nelle notti di luna piena, ancora oggi, si può sentirla cantare allegra, mentre il Lupo ulula alla luna.

Fonte non specificata

Nessun commento:

Posta un commento