lunedì 30 gennaio 2017

IL BUCANEVE



Il bucaneve fu classificato dal botanico Linneo come “Galanthus nivalis”: il nome latino “Galanthus” deriva da due parole greche, “gála”, che significa latte e “ánthos”, che significa “fiore”, quindi “Galanthus” vuol dire fiore bianco come il latte; l’aggettivo “nivalis”, invece è riferito alla fioritura della pianta che avviene tra la neve ed è chiamata “stella del mattino”. 



In Italia, cresce spontaneo nel sottobosco. Esistono numerose tradizioni legate al bucaneve, il 2 febbraio, festa della Candelora e della purificazione della Madonna, era il fiore a lei dedicato, come simbolo della purezza. È dalla tradizione della religione cristiana che hanno origine diversi soprannomi popolari come “campana della Candelora”, “fiore della purificazione” o “fiore della chiesa”. Infatti, per la festa, gli altari delle chiese erano addobbati con i bucaneve. In precedenza, nell’antica Roma veniva festeggiata Dea Februa, cioè la dea Giunone, che veniva onorata durante le celebrazioni con i bucaneve. In Irlanda, invece, nell’antica festa dell’“Imbolc” , che si teneva il 1° febbraio, al culmine dell’inverno, e si svolgeva sotto la protezione della dea Brígit (diventata poi santa Brigida), protettrice di quelle popolazioni, il colore bianco del bucaneve rappresentava il latte, nutrimento principale degli agnelli. Il termine “Imbolc”, in irlandese, significa "in grembo" e si riferiva alla gravidanza delle pecore, in quanto era una festa legata alle pecore da latte. 





In questo periodo, infatti, venivano alla luce gli agnellini e le pecore producevano più latte. E il latte fresco, il formaggio, il siero di latte erano alimenti indispensabili per la sopravvivenza di bambini e anziani nel gelo di febbraio. In Inghilterra, esso fu trapiantato per volere della regina Elisabetta, che lo fece prelevare dalle Alpi italiane. Nel linguaggio dei fiori, il bucaneve, dalla bellezza semplice e discreta, è il simbolo della vita e della speranza, è il fiore ideale per festeggiare i cambiamenti, le nascite e i nuovi propositi.


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