Tempo fa, tre maghi che si consideravano sapienti, fecero un viaggio insieme a un giovane alunno. Cammina cammina, un giorno passarono vicino allo scheletro di un animale le cui ossa erano sparpagliate sul terreno. Il primo mago affermò ben sicuro:
“Si tratta dello scheletro di una leonessa! Con il solo schioccare delle dita posso riformarne la figura per intero”. Detto fatto, a un suo cenno, la struttura ossea si ricompose perfettamente. Il secondo mago esclamò: “Solo io posso ricostruire integralmente il corpo di questa belva!”. E mentre diceva ciò, la leonessa riebbe la sua carne, la pelle e i muscoli possenti. L’ultimo mago volle stravincere e dichiarò: “Ebbene, in men che non si dica, io posso far ritornare in vita questo bestione!”. Impaurito l’allievo lo scongiurò: “Maestro tutti conoscono le tue capacità straordinarie. Dunque, a che pro farne mostra proprio in questa occasione? Lascia stare la leonessa così com’è!”. Ma, costui, spinto da manie di grandezza, fece rinvenire il felino che subito si gettò sui tre maghi, divorandoli in un sol boccone. Per sua fortuna, l’allievo ce la fece a salire su un albero, ponendosi così in salvo. Sazia e soddisfatta, la leonessa si allontanò, lasciando sul terreno i tre scheletri.
“Si tratta dello scheletro di una leonessa! Con il solo schioccare delle dita posso riformarne la figura per intero”. Detto fatto, a un suo cenno, la struttura ossea si ricompose perfettamente. Il secondo mago esclamò: “Solo io posso ricostruire integralmente il corpo di questa belva!”. E mentre diceva ciò, la leonessa riebbe la sua carne, la pelle e i muscoli possenti. L’ultimo mago volle stravincere e dichiarò: “Ebbene, in men che non si dica, io posso far ritornare in vita questo bestione!”. Impaurito l’allievo lo scongiurò: “Maestro tutti conoscono le tue capacità straordinarie. Dunque, a che pro farne mostra proprio in questa occasione? Lascia stare la leonessa così com’è!”. Ma, costui, spinto da manie di grandezza, fece rinvenire il felino che subito si gettò sui tre maghi, divorandoli in un sol boccone. Per sua fortuna, l’allievo ce la fece a salire su un albero, ponendosi così in salvo. Sazia e soddisfatta, la leonessa si allontanò, lasciando sul terreno i tre scheletri.
Favola africana
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