Molti bambini ricevono il cellulare in dono dalle proprie famiglie e tendono a sacrificare una comunicazione immediata e spontanea con una virtuale. Naturalmente negli anni saranno coinvolti dalla tecnologia, ma è bene che durante l’infanzia conservino il privilegio del gioco e della immediatezza della comunicazione: Trippetto al proposito ha le idee molto chiare… come ci racconta Simona Vezzuto
Illustrazione di Luca Ciancio
Smarty: Ehi Trippy, ho preso un gran voto in topografia…E allora i miei scuciono un po’ di grana e mi comprano il CELLULARE di nuova generazione! Ci pensi?
Trippy: Non è una cosa che mi fa elettrizzare i baffi…
Smarty: Ma perché nella tua tana non c’è Campo?
Trippy: Scherzi? Il babbo coltiva le zucchine, i peperoni, l’insalata, la cicoria, i broccoli…La casa è un po’ topaia ma la campagna è ridente e favolosa…
Smarty: Ma come si può vivere senza WhatsApp?
Trippy: Non solo abbiamo la zappa, ma anche la vanga e il rastrello…
Smarty: Ma se devi raccontare qualcosa a un amico, se gli devi comunicare un messaggio, se vuoi condividere un progetto, come fai?
Trippy: Lo vado a trovare e vuoto il sacco… E facciamo merenda insieme, un momento speciale come il cacio sui maccheroni…
Smarty: Ma in questo modo vuoi stare fuori della Rete?
Trippy: C’è tempo ancora… Mi piace la libertà e non voglio cadere nella trappola…
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