Molti ne parlano nei loro scritti, e particolarmente bella e dedicata alla sua grande resistenza, è la poesia che si può leggere nel libro “Le Fate dei Fiori – Il Libro delle Bambine” di Cecily Mary Barker (che consiglio vivamente a tutti coloro che amano la natura e il mondo nascosto delle fate e dei fiori):
“Guardate le mie foglie dentellate,
soffiate le lancette del soffione
guardate, fra le siepi, le mie ondate,
guardate il prato, il sentiero,
guardatemi in giardino, allegro e fiero!
Raccoglietemi pure: io cresco ancora,
senza chieder permesso né scusarmi,
che fate con le vostre zappe, allora?
Non riuscirete mai ad estirparmi!
Nessuno mi può fare impressione,
perché io sono il Dente di Leone!”
In Francia per indicare che una persona è morta si usa la frase “voir croitre le Pissenlit par la racine” che letteralmente significa “vedere crescere di radice di tarassaco”
La leggenda di questi fiori li vede protagonisti di storie di sogni e desideri, i giovani innamorati usavano questa pianta per donargli le loro speranze ed i loro amori e soffiando via decisi i semi (acheni) al vento, si immagina che essi possano avverarsi. deciso lasciavano andare il pappo e, se tutti gli acheni volavano via, i loro sogni si sarebbero realizzati tanto più in fretta quanto più lontano volava via il seme.
Nel medioevo le fattucchiere usavano l’olio estratto dal tarassaco per cospargersi il corpo in modo da farsi accettare dalla popolazione e per vedere realizzati i propri desideri.
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